La F1 si sta preparando a pubblicare un calendario di 8 gare che spera possa dare il via alla stagione 2020. La notizia arriva dopo l’approvazione della FIA del budget cap di 145 milioni di dollari e una serie di altre misure che includono restrizioni allo sviluppo aerodinamico “lineare” per i team più performanti, che saranno introdotti dal 2021. “Sarebbe meglio averle adesso, ma purtroppo il virus non ha aspettato il budget cap“, ha detto il boss Renault Cyril Abiteteboul. Con la riapertura questa settimana delle factory dopo il lungo periodo di shutdown, il boss McLaren Zak Brown ha detto che le musure ratificate dalla FIA sono “un momento cruciale per il nostro sport“. Proprio la McLaren è uno dei team più duramente colpiti dalla crisi, costretta a licenziare 75 dipendenti che lavoravano per la squadra e che starebbe per mettere in vendita persino la sua famosa collezione di F1 storiche. “La F1 è stata finanziariamente insostenibile per qualche tempo e la mancanza di azione avrebbe messo a rischio il futuro dello sport e dei suoi partecipanti, che devono restare uniti per risolvere questa questione in modo collettivo e deciso”, ha dichiarato Brown.
La F1 è pronta a svelare un calendario iniziale di 8 gare europee a porte chiuse, che inizierebbe a metà luglio in Austria per poi andare in Ungheria. Secondo diverse fonti, il programma sarà pubblicato ufficialmente il 1° giugno. Dopo l’Austria il piano prevede due gare consecutive a Silverstone a inizio agosto, con l’organismo britannico Motorsport UK che adesso sarebbe propenso a dare il via libera alla ripresa delle corse nel Paese. “Abbiamo sempre detto che quando le condizioni l’avrebbero permesso, avremmo preso una decisione responsabile per far ripartire il motorsport e sostenere sport, lavoro ed economia“, ha detto il boss Motorsport UK David Richiards. A chiudere le 8 gare entro settembre, Barcellona, Spa e Monza, con Hockenheim in standby se una di queste dovesse saltare. Alex Wurz, a capo della GPDA, ha detto che i piloti sono favorevoli al piano di ripartenza: “Nessuno nel motorsport ama le gare a porte chiuse. Ma è un modo per riportarci prima in pista, che non aspettare di poter avere GP con gli spettatori. Sono in costante contatto con tutti i piloti e tutti sono a favore della situazione“.
Redazione MotoriNoLimits