Ci preparavamo a grandi festeggiamenti per i primi 70 anni della Formula 1 e invece ci ha pensato il coronavirus a rovinarci vita e programmi. Pensate, era proprio il 13 maggio 1950 quando si svolse il primo dei 1.018 GP finora disputati, a Silverstone, vinto da Giuseppe Farina su Alfa Romeo 158. In circuito, quasi 120.000 spettatori, il più importante dei quali fu Re Giorgio VI, presente alla gara con le figlie, la futura e attuale Queen Elizabeth e la principessa Margaret, oltre agli ospiti Lord e Lady Mountbatten.
L’Alfa Romeo 158 aveva già 13 anni al moneto della prima gara del Campionato del Mondo, ma era ancora la macchina da battere, cosa che favorì l’ingaggio dei tre più grandi piloti dell’epoca: Giuseppe ‘Nino’ Farina, Luigi Fagioli e Juan Manuel Fangio. I tre in qualifica si piazzarono ai primi tre posti, con il britannico Reg Parnell quarto a un secondo sull’ultima Alfa Romeo iscritta. In gara Farina, Fagioli e Fangio presero subito il largo sui rivali, al volante di Maserati, ERA, Talbot e Alta. Dopo 70 giri e quasi due ore e un quarto di gara fu Farina a trionfare, davanti a Fagioli, staccato di 2,6 secondi. A completare il podio l’Alfa di Parnell e non quella di Fangio, costretto al ritiro per un guasto meccanico, dopo aver toccato una balla di fieno a bordo pista alla Stowe.
Tra le curiosità, la media dell’età dei piloti era di 39 anni, con tre dei 21 piloti cinquantenni (Luigi Fagioli, 51, Louis Chiron, 50, e Philippe Etancelin, 53), mentre quattro erano sui 40, incluso Giuseppe Farina (43). Il ragazzino del gruppo era l’inglese Geoffrey Crossley che, a 29 anni, era di 12 più vecchio di Max Verstappen al debutto nel Mondiale.
Cosa vorremmo adesso? Poter celebrare la Formula 1 davvero, in pista. Ci ha dato tanto in questi 70 anni e merita più di qualche riga o foto. Vorremmo risentire i motori, l’odore di benzina e olio e gomma, rivedere la partenza e la bandiera a scacchi, risentire l’inno sul podio. La prima bottiglia di champagne che verrà stappata quando questo maledetto lockdown finirà avrà davvero un sapore speciale, anche se dovremo accontentarci di guardare tutto solo in TV. Un grazie a tutti gli uomini e le donne che in questi 70 anni hanno contribuito a far diventare la F1 la massima espressione del motorsport. E, per concludere, concediamoci una botta di orgoglio: quella prima storica vittoria fu di un italiano, su una macchina italiana… e scusate se è poco!
Barbara Premoli
Today marks 70 years since the first of our 1,018 races so far Giuseppe Farina took victory at Silverstone in his Alfa Romeo 158#F1 #F170 pic.twitter.com/J995bksZeM
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70 years full of passion, emotions and unforgettable memories. 🤝
Happy Birthday, @f1 😍
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👑 Royalty in attendance
🎷 A jazz musician in P11
🐰 A rogue hareLearn more about the first world championship race#F1 #F170 https://t.co/wJwiUbdsnB
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Thank you, Formula 1. ❤ #F170 pic.twitter.com/CmDxVfd5vp
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He’s no stranger to winning 🏆😉
You’ve voted Michael Schumacher as the most influential person in #F1 history 🙌#F170 pic.twitter.com/dZQnhCfvSs
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Today we celebrate 70 years of @FIA @F1 World Championship history.Since 1950 we have been pursuing excellence, safety & sustainability in the sport we love.All day long, follow @FIA Twitter’s account & mine to relive this rich history with videos from @FIA #HallofFame #F1 #F170 pic.twitter.com/29wfeVHqVx
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Time flies when you’re having fun. Wishing @f1 a happy birthday, 70 years on from the very first Formula 1 Grand Prix in @SilverstoneUK . Here’s the next 70! #F170https://t.co/KKV9kakuHE pic.twitter.com/yoIBT4Fh9e
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) May 13, 2020