A Hockenheim è calato il sipario sulla stagione 2019 del DTM, con l’ultima gara vinta da Nico Müller (Audi Sport Team Abt Sportsline) che, oltre ad aver centrato il terzo successo dell’anno, è stato l’unico pilota a essere andato sempre a punti nelle 18 gare in calendario, laureandosi così vicecampione. Sotto una pioggia battente, a ottenere la piazza d’onore è stato Mike Rockenfeller, autore della pole nella Q2, ma poi costretto a scontare 5 caselle di penalità in griglia per
avere ricevuto tre avvertimenti con la bandiera bianco nera nel corso della stagione.
Impressionante il campione in carica René Rast (Audi Sport Team Rosberg), protagonista di un avvio straordinario che l’ha visto risalire dall’ottava alla seconda posizione. Dopo il pit-stop effettuato nel corso del settimo giro, il tedesco ha dovuto però cedere il passo a Rockenfeller e alla fine si è dovuto accontentare della terza posizione. La nuova era turbo del DTM ha visto la Casa dei Quattro Anelli mettere a segno 12 vittorie su 18 gare, di cui ben sette consecutive.
Pollice su per Timo Glock, che in Germania ha collezionato un sesto e un quarto posto, quest’ultimo ottenuto dopo avere resistito con gli “artigli” a Jamie Green durante il giro conclusivo, quando l’inglese, appena rientrato in pista dopo la sosta box, ha provato a strappargli il quarto piazzamento. Una vera e propria prova di resistenza, quella che ha messo in campo il portacolori dell’Audi Sport Team Rosberg, che ha tenuto il comando delle operazioni fino all’ultimo, prima di essere costretto a sostituire le gomme per poi concludere quinto davanti a Joel Eriksson (BMW Team RBM).
Fine settimana di alti e bassi per Marco Wittmann (BMW Team RMG) che dopo il secondo posto siglato sabato in Gara 1, in Gara 2 è rimasto a secco di punti chiudendo dodicesimo. A influenzare negativamente la sua performance è stato un drive through per “unsafe release”, quando nel riprendere la corsia box dopo la sosta è incappato in un lieve contatto con la vettura di Jonathan Aberdein. Il pluricampione DTM ha terminato la stagione con il terzo posto, che gli è valso anche il ruolo di miglior pilota della Casa dell’Elica. Una gara subito in salita per la R-Motorsport, con il ritiro della Vantage di Paul di Resta e poco dopo con il principio d’incendio generatosi sulla vettura di Daniel Juncadella che ha costretto a esporre la bandiera rossa. A sollevare le sorti della compagine legata al marchio Aston Martin è stato Jake Dennis che, grazie a un buon passo, è riuscito a centrare l’ottavo posto alle spalle di Robin Frijns (Audi Sport Team Abt Sportsline).
Questo weekend le vetture del Super GT giapponese hanno condiviso lo schieramento con il DTM per la prima volta nella loro storia. Sabato il nono piazzamento del campione di F1 Jenson Button, al volante di una Honda NSX-GT del Team Kunimitsu, ha dimostrato l’alchimia che può esserci tra le due serie. Sotto la pioggia, Button ha chiuso 16° davanti alla Nissan GT-R NISMO dell’italiano Ronnie Quintarelli. Poca fortuna invece per Nick Cassidy, con la Lexus del Team KeePer TOM’S fermo contro le barriere nelle fasi iniziali della gara, a seguito di un contatto con Aberdein che ha costretto l’ingresso in pista della safety car.
Jenson Button (Honda/Team Kunimitsu): “E’ stata una giornata difficile per noi, ma abbiamo imparato molto. Adesso i team giapponesi hanno molti dati su cui lavorare nell’ottica della gara di Fuji del prossimo mese, mentre i “driver” del DTM dovranno prepararsi per le condizioni che troveranno lì. Tutto sommato mi è piaciuto molto il mio weekend nel DTM. L’atmosfera è stata fantastica, così come il supporto dei fan. Ci sono grandi marchi in competizione tra loro e le corse sono eccezionali. È stato bello farne parte”.
Redazione MotoriNoLimits