La gara di Misano sarà la prima che Alessandro Zanardi correrà senza le protesi alle gambe. La BMW M4 DTM è stata modificata per permettergli di frenare e accelerare usando le mani.
Alessandro Zanardi non ha riscontrato problemi di sicurezza nel guidare senza le protesi. In caso di incidente, il regolamento specifica precisamente in quanto tempo un pilota deve uscire fuori dalla macchina. “In caso di incidente, tutti i piloti del DTM devono essere in grado di uscire autonomamente dalla vettura. Il tempo non può essere maggiore di 5 secondi in caso di uscita dal lato guidatore e di 9 secondi dal lato passeggero“, spiega Christian Schmidt, Delegato tecnico DTM. “Questo per assicurare – ad esempio – che nessuno debba aspettare assistenza esterna in caso di incendio a bordo, un test ufficiale verrà condotto nel fine settimana e Alex dovrà essere in grado di superarlo. Dopo questo test, niente impedirà ad Alex di gareggiare.”
Zanardi si è allenato duramente per questo test e ha rispettato i tempi imposti. Indossando un casco e il sistema HANS, Zanardi ha bisogno di circa 4 secondi e mezzo per uscire dalla sua BMW M4 DTM. “Non sono affatto preoccupato di questo test. Sono sempre stato convinto che lo avrei superato facilmente. Ci sono numerosi appoggi all’interno dell’abitacolo di un’auto DTM che posso usare per uscire. Non oso dire di essere più veloce degli altri piloti del DTM, ma sicuramente non sono neanche il più lento.”
Il fatto di non usare più le protesi per Alex è un vantaggio: “Mi posso muovere molto più facilmente senza le protesi, con le quali correrei il rischio di incastrarmi da qualche parte”. Senza le protesi, Alex Zanardi è anche più agile fuori dalla vettura, per esempio nel caso in cui dovesse allontanarsi sulla ghiaia. In questo caso, Zanardi correrebbe solo grazie al supporto delle proprie braccia, movimenti che risultano più semplici rispetto all’uso delle protesi.
Zanardi è ben preparato per la gara, il delegato tecnico del DTM non ha dubbi a riguardo: “Tutti conosciamo Zanardi come un pilota incredibilmente entusiasta e con un’attenzione al dettaglio fuori dal comune, siamo sicuri che rispetterà tutte le condizioni necessarie per guidare una vettura DTM al limite, grazie alle modifiche tecniche apportate alla vettura dovuti al suo handicap”, conclude Schmidt.
Redazione MotoriNoLimits