La 6 Ore di Spa-Francorchamps, che si corre il 3 maggio, è solo il secondo evento al quale il nuovo Team Porsche parteciperà con la sofisticata Porsche 919 Hybrid e l’ultima gara prima dell’evento più atteso della stagione a Le Mans, il 14 e 15 giugno. L’impegnativo circuito di Spa-Francorchamps nelle Ardenne ha diversi punti in comune con il circuito della 24 Ore di Le Mans: un tempo sul giro relativamente lungo (7,004 km) e una ricca serie di rettilinei sui quali volare a tutto gas. Tuttavia, le differenze di altitudine sono nettamente maggiori rispetto a Le Mans. I lunghi tratti in salita richiedono la massima potenza alle efficienti vetture ibride. Ogni pilota ha rispetto per l’Eau Rouge. Quando si frena per entrare nella chicane, dopo la sezione ad alta velocità di Blanchimont, la forza di gravità incolla di nuovo i piloti al loro sedile. Inoltre parlare del tempo a Spa, spesso significa toccare un argomento davvero delicato.
Secondo il nuovo regolamento FIA del Campionato Mondiale Endurance, i sistemi della Porsche 919 Hybrid possono recuperare 4,78 megajoule di energia elettrica per ogni giro del circuito di Spa, immagazzinarlo e utilizzarlo per alimentare il motore elettrico sull’asse anteriore. 4,78 megajoule corrispondono a 1,33 kWh, la comune unità di misura per l’utenza domestica. Calcolando che la 6 Ore totalizzerà oltre 170 giri, ciascuna Porsche 919 Hybrid produrrà 226,1 kWh, che corrispondono quasi alla quantità di energia elettrica che un’utenza domestica in Germania utilizza durante un intero mese estivo. Ciò indica l’enorme potenziale della nuova tecnologia per le future vetture ibride da strada.
La 6 Ore di Spa prenderà il via sabato 3 maggio, alle 14.30 CEST e dovrebbe concludersi alle 20.30 CEST. Le ultime 2 ore di gara saranno trasmesse in diretta TV da Eurosport, così come i momenti salienti delle fasi che precedono la gara.
Alla gara di apertura del Campionato del Mondo a Silverstone, il trio di piloti alla guida della vettura N. 20, Timo Bernhard (Germania), Brendon Hartley (Nuova Zelanda) e Mark Webber (Australia) si è aggiudicato il 3° posto. La vettura gemella N. 14 di Romain Dumas (Francia), Neel Jani (Svizzera) e Marc Lieb (Germania) non è riuscita a totalizzare punti a causa di problemi alla trasmissione.
Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1: “Possiamo capitalizzare la nostra prestazione di Silverstone. Anche in condizioni meteo avverse, il Team Porsche è riuscito a debuttare in modo molto convincente. I nostri piloti sono stati eccezionali e abbiamo gestito al meglio i pitstop. Ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra, poiché ci aspettano molte situazioni che dovremo affrontare come principianti. Il secondo turno del campionato è la prova generale per Le Mans. Il nostro obiettivo principale per Spa è chiaramente quello di arrivare a fine gara con entrambe le Porsche 919 Hybrid”.
Mark Webber (#20): “Eravamo tutti così eccitati e non vedevamo l’ora di correre la nostra prima gara in trasferta e portare a casa un bel weekend con la qualificazione e la gara e tutto è andato meglio del previsto. Quindi, ora, andare a Spa poco dopo la prima gara è una buona cosa per noi, perché possiamo mantenere il ritmo. All’interno del team, il dialogo tra i piloti, gli ingegneri e Weissach è stato fantastico e ci ha permesso di individuare le aree nelle quali potevamo continuare a migliorare, per ora un compito facile poiché abbiamo corso una sola gara. Nel campo c’è un po’ di eccitazione, ma teniamo i piedi per terra. Non siamo ancora riusciti a finire la gara con entrambe le nostre vetture, quindi vorremmo raggiungere questo risultato sia con la N. 14 sia con la N. 20”.
La Porsche 919 Hybrid:
Con due differenti sistemi di recupero dell’energia, la Porsche 919 Hybrid è la vettura da corsa più complessa che il costruttore di auto sportive abbia mai costruito, ed è il laboratorio di ricerca mobile più veloce per le future vetture da strada. Il prototipo in struttura leggera è concepito per performance elevate e massima efficienza. Oltre al sistema di recupero dell’energia cinetica in frenata, la 919 Hybrid recupera energia termica dei gas di scarico in fase di accelerazione. La combinazione di questi due sistemi rappresenta l’ingresso in un territorio sconosciuto per Porsche e una caratteristica unica in tutto il WEC. Quando il pilota richiama l’energia accumulata dalle batterie agli ioni di litio raffreddate ad acqua, un motore elettrico aziona le due ruote anteriori. Questa potenza si aggiunge a quella del motore a combustione (downsizing a 2 litri e 4 cilindri, tur-bocompresso con iniezione diretta) consentendo ai due sistemi di funzionare come trazione integrale temporanea.
Barbara Premoli
Il calendario 2014
20 aprile Silverstone/Gran Bretagna
3 maggio Spa-Francorchamps/Belgio
14/15 giugno Le Mans/Francia
20 settembre Austin/USA
12 ottobre Fuji/Giappone
2 novembre Shanghai/Cina
15 novembre Sakhir/Bahrain
30 novembre San Paolo/Brasile