Seconde libere nel giovedì di Monaco firmate Ferrari e Sebastian Vettel, che ha chiuso con un distacco di quasi 0,5s dalla Red Bull di Daniel Ricciardo. E se il tedesco ha segnato un nuovo record sul giro per questa configurazione del circuito monegasco, 1.12.720, unico a scendere sotto l’1.13s, il rivale in campionato Lewis Hamilton è scivolato all’8° posto, con la seconda Mercedes di Bottas 10°. Terzo tempo per Kimi Raikkonen, più lento di Vettel di 0.563s, con la Toro Rosso che prosegue la forma mostrata nelle FP1, con Daniil Kvyat e Carlos Sainz 4° e 5°, davanti alla seconda Red Bull di Max Verstappen e alla Force India di Sergio Perez.
Nelle seconde libere, a differenza di una mattinata tranquilla, diversi i piloti che hanno “baciato” le barriere, inclusi quello della Williams Lance Stroll alla Massenet, causando le bandiere rosse per circa 5 minuti, per consentire ai commissari di rimuovere la macchina.
Fino a quel momento Vettel aveva dettato il passo con i primi giri sotto l’1.13, con un 1.12.759s seguito da un 1.12.270s. Prima Stoffel Vandoorne aveva girato con la McLaren in 1.14.642s sulle ultrasoft, tempo abbassato da Kvyat con 1.13.331s con una doppietta Toro Rosso che per un po’ è anche diventata un quartetto Red Bull. Ricciardo ha poi fatto 1.13.280s prima di essere battuto da Vettel.
In questa fase le Mercedes erano sulle supersoft, ma la situazione non è cambiata quando hanno montato le purple, con Bottas che ha poi ammesso un errore di set-up. Dietro a Vettel e a Ricciardo, è stato Raikkonen a balzare al 3° posto con un tempo di 1.13.283s davanti a Kvyat, Sainz (1.13.400s) e Verstappen (1.13.486s), che ha lamentato problemi al cambio in scalata e l’inevitabile traffico. Settimo Perez con la Force India, mentre il miglior tempo di Hamilton supersoft gli è valso l’8° tempo (2.13.873s), con la Haas di Kevin Magnussen a dividerlo dal compagno di squadra Bottas (1.13.902s).
Le prestazioni del rientrante Jenson Button, 12°, giustificano la scelta di non girare nei test in Bahrain, con il compagno di squadra Vandoorne 11° con un tempo di 1.13.946s sulle ultrasoft, mentre l’inglese ha fatto un 1.13.981s sulla stessa mescola senza mai commettere la minima sbavatura sulla McLaren. Altra sessione no per la Renault, con la RS17 di Jolyon Palmer ferma al Portier col motore in fumo.
Vettel, Hamilton, Esteban Ocon, Sainz e Stroll hanno tutti tagliato la chicane, ma il premio della giornata va a Marcus Ericsson che stava cercando di accumulare chilometri con la Sauber, dopo i problemi al cambio nelle FP1, quando ha avuto un momento da brividi al Casinò ma, dove molti sarebbero finiti in testacoda, lui ha toccato il muro ed è riuscito a proseguire. Meglio non riprovarci, però…
Barbara Premoli