Dirigenti ed esperti del settore automobilistico si sono riuniti giovedì a Washington, DC per discutere sul tema “I Benefici della tecnologia Connected Car per la Sicurezza”. Organizzato dall’Ambasciata di Svezia e da Volvo Car Group (Volvo Cars), il seminario ha analizzato i vantaggi in termini di sicurezza dei veicoli connessi e le sfide affrontate da un settore industriale desideroso di trovare una linea comune sulla questione delle automobili senza conducente. L’incontro si è concentrato su argomenti, come la sicurezza informatica, la legislazione in materia, l’infrastruttura e le implicazioni ambientali, temi che hanno attirato un pubblico interessato a discutere il futuro di una tecnologia che ha calamitato l’attenzione degli automobilisti in tutto il mondo.
Consentire ai veicoli di comunicare fra loro e con l’infrastruttura stradale apre le porte a opportunità fantastiche. Fra queste ultime, la condivisione e l’invio di informazioni d’importanza vitale per creare i presupposti per una guida più sicura e più confortevole. Ricevere informazioni come ad esempio l’aggiornamento su blocchi stradali temporanei, traffico lento a causa di incidente e veicoli di soccorso in avvicinamento, può aiutare gli automobilisti ad adottare comportamenti di guida più consapevoli grazie al supporto di questa tecnologia orientata al consumatore.
Nel corso del dibattito Peter Mertens, Senior Vice President Ricerca & Sviluppo di Volvo Cars, ha dichiarato: “La tecnologia Connected Car verrà sviluppata passo dopo passo nell’ambito di un processo evolutivo che implica che i sensori dovranno essere migliorati, la connettività dovrà essere disponibile e le automobili dovranno poter comunicare fra loro oltre che con l’infrastruttura”. Mertens ha poi aggiunto: “E’ molto importante che ci focalizziamo sul consumatore garantendo che sia al centro di tutte le nostre attività secondo la filosofia di Volvo Designed Around You. (Progettata Intorno a Te). Così facendo ci aspettiamo che i clienti in futuro riescano ad adottare rapidamente le soluzioni proposte per le auto connesse.”
Volvo Cars ritiene che le tecnologie per le Connected Car svolgano un ruolo importante per il raggiungimento del suo ambizioso obiettivo di ridurre il numero di incidenti automobilistici mortali e gravi. Queste tecnologie supportano ulteriormente il progetto di azzerare entro il 2020 il numero di fatalità o lesioni gravi riportate a seguito di incidente in una nuova auto Volvo.
– Oltre il 90% di tutti gli incidenti negli USA è conseguenza di un errore da parte del guidatore
– Il 6% di tutti gli incidenti e il 3% di tutti gli incidenti morali è causato da fondo stradale scivoloso
– Il 10% di tutti gli incidenti mortali agli incroci è dovuto al mancato rispetto del semaforo rosso
Volvo Cars ha inoltre condotto – per la prima volta negli USA – una dimostrazione in condizioni di traffico reali del dispositivo Adaptive Cruise Control con Sterzata Assistita, una tecnologia che apre la strada alla guida completamente autonoma. Semplicemente premendo un pulsante, la tecnologia consente all’auto di seguire automaticamente il veicolo che precede in code ad andatura lenta in cui i veicoli si muovono a velocità inferiori a 31miglia/ora. Sensori radar e una telecamera aiutano la vettura a mantenere automaticamente una distanza prefissata dal veicolo che precede e permettono al sistema di sterzare per mantenere l’auto all’interno della corsia di marcia.
La tecnologia Connected Car è inoltre valorizzata da due accordi di partnership conclusi da Volvo Cars per sviluppare i sistemi di assistenza al conducente e la guida autonoma. Volvo Cars si è infatti affiancata al Massachusetts Institute of Technology (MIT) per valutare i metodi di misurazione dello stato di un automobilista alla guida, analizzandone il livello di sonnolenza, il carico di lavoro, i livelli di stress e le condizioni cardiache. Si sta inoltre considerando la possibilità di una partnership con la società californiana HERE (già conosciuta come NAVTEQ) al fine di valutare il miglior modo per reperire dati e realizzare mappe efficienti per applicazioni di guida autonoma, una componente essenziale per l’avanzamento della tecnologia Autonomous Driving.
Barbara Premoli