Con le prove libere di oggi, ha preso il GP della Malesia, 16° round del Mondiale. All’inizio delle FP2 a Sepang sono state registrate le temperature della pista più alte che si ricordino, 61°C, temperature che hanno oscillato per tutta la giornata, un fattore che ha influenzato i tempi sul giro. Piloti e team hanno effettuato simulazioni di qualifica e long run stile gara, utilizzando tutte e tre le mescole disponibili: hard, medium e soft.
Il focus principale del lavoro di oggi è stato capire il nuovo asfalto di Sepang: la riasfaltatura ha, infatti, eliminato tutte le irregolarità e modificato le traiettorie, oltre a rendere meno abrasiva la superficie. Finora sembra che la pista sia molto più veloce, con i tempi migliori che hanno già battuto quelli dell’intero weekend dello scorso anno. È comunque piuttosto difficile per i team avere un quadro preciso di consumo e degrado, per via del tempo perso nelle FP1 dopo una bandiera rossa, delle temperature variabili della pista e della sua evoluzione. A complicare ulteriormente le cose, il fatto che le qualifiche di domani si svolgeranno nel tardo pomeriggio, tre ore dopo l’ora di inizio delle FP2, per cui non è detto che i dati di oggi siano rappresentativi. Anche il meteo potrebbe incidere, visto che le previsioni indicano cielo più nuvoloso per il resto del weekend, con rischio di pioggia durante la gara. Il miglior tempo della giornata è quello segnato da Lewis Hamilton nelle FP2, 1m34.944s su pneumatici soft, al momento di circa 1,3 secondi più veloci rispetto alle medie.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Il nuovo asfalto in Malesia sembra essere più veloce e, nonostante le altissime temperature, tutte e tre le nostre mescole hanno risposto estremamente bene alle condizioni severe, consentendo tempi a volte di cinque secondi più veloci rispetto alle sessioni equivalenti dello scorso anno. Ma, con la possibilità che per il resto del weekend le condizioni meteo cambino, ci sono ancora parecchie variabili in gioco, per cui diventa complesso pianificare una strategia”.
Il fatto del giorno Pirelli: C’è già stato un Campione del Mondo FIA malese, al volante di una macchina sempre malese gommata Pirelli. Nel 2002, Karamjit Singh vinse il Production Car World Rally Championship con una Proton.
Visto nel paddock: Nessun VIP oggi, ma un nuovissimo complesso dei box per accogliere tutte le hospitality dei team, costruito a inizio anno come parte dei lavori di ammodernamento del circuito.
Redazione MotoriNoLimits