La 24 Ore di Spa è stata l’evento più importante per Pirelli e allora abbiamo pensato di mettere insieme 24 fatti della classica belga… preparatevi a parecchi sorprese, da cose prettamente racing a curiosità, tipo le origini delle patatine fritte!
1.Pirelli ha portato complessivamente 13.000 pneumatici alla gara (inclusi quelli per le Serie di supporto) e in pratica sono stati usati tutti. Una bella quantità di gomme.
3.Sono stati complessivamente 11 i diversi brand di auto presenti, le più numerose le Ferrari.
4.La griglia di 60 vetture ha usato circa 135.000 litri di carburante.
5.Il circuito originario di Spa era lungo 15 chilometri – finché non fu sensibilmente ‘ridotto’ a 14 nel 1947. L’attuale layout di 7 chilometri fu inaugurato nei primi anni 80, ma conserva ancora molto del carattere dell’originale.
6.Nonostante sia noto come ‘Spa’, il Circuit de Spa-Francorchamps è all’interno di un triangolo formato dalle cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot.
7. Il villaggio di Spa è conosciuto almeno dal nono secolo per le proprietà salutari delle sue acque. La piccola comunità belga divenne infatti sinonimo di acque salubri e adesso ci sono spa in tutto il mondo che prendono proprio il nome dall’originaria.
8.Spa è anche sede del più antico casinò al mondo, la cui costruzione ebbe inizio nel 1763.
10.Anche un Senna ha preso parte alla corsa: l’ex-pilota di F1 Bruno Senna (nipote di Ayrton) che ha guidato – ovviamente – per la McLaren.
11.È stato un evento particolare per la Nissan, che ha segnato il 25° anniversario della vittoria di David Brabham, Naoki Hattori e del compianto Anders Olofsson alla 24 Ore di Spa su una Skyline GT-R nel 1991.
12.La BMW ha vinto al debutto a Spa con la nuova GT3 M6. Il prossimo anno il Costruttore introdurrà una nuova macchina per le gare clienti nella categoria GT4: la BMW M4 GT4.
13.Amate le gare di durata? Ecco una data da segnare in agenda di cui tutti parlavano a Spa: la 24 Ore del Nurburgring del prossimo anno si terrà il 27–28 maggio (con la qualification race il 22-23 aprile).
14. La McLaren ha portato una livrea-tributo alla 24 Ore di Spa, basata sul logo originale che adornava le prime macchine da corsa del team Bruce McLaren Motor Racing. Il celebre logo ‘Speedy Kiwi’ fu presente sulle McLaren tra il 1962 e il 1966.
15.Più di 5.000 dosi di caffè espresso sono state consumate da personale e ospiti Pirelli durante la settimana della 24 Ore (ma solo due casse di Red Bull).
16.Tra gli ex-piloti di F1® che hanno partecipato alla 24 Ore di Spa di quest’anno, l’inglese Will Stevens, che la scorsa stagione ha corso per la Manor Marussia.
7.Tra le altre celebrità Chris Harris di Top Gear: un bravo pilota oltre che giornalista e presentatore TV. Guidava una Bentley privata, che non è arrivata al traguardo.
18.Il boss della M-Sport Malcolm Wilson ha coperto due importanti eventi di motorsport in un solo weekend: il sabato è volato a Spa dal Rally di Finlandia. La sua macchina migliore è arrivata sesta nel Rally di Finlandia – alle spalle della prima delle Bentley (che ha lottato per la vittoria fino all’ultima mezz’ora).
19.La 24 Ore di Spa è esattamente di un anno più giovane della 24 Ore di Le Mans. Nata nel 1924, fu ideata per mostrare ai francesi che qualunque cosa facessero, i belgi potevano farla meglio.
20. Il pilota di maggior successo nella storia della 24 Ore di Spa è l’eroe locale Eric van de Poele. Ma quando il belga correva in Formula 1 diversi suoi ‘amici’ lo soprannominarono ‘Eric far from Pole’ (ovvero ‘ Eric lontano dalla Pole’).
21.La gara del 2003 segnò l’ultima volta in cui un team vittorioso fu composto interamente da vincitori di Le Mans: Romain Dumas, Stephane Ortelli e Marc Lieb…
22.E nel 2004 una donna – la svizzera Lilian Bryner – fu per la prima volta tra i vincitori.
23.Quest’anno la BMW ha vinto per la 23° volta, risultato che fa della Casa tedesca il Costruttore di maggior successo di sempre a Spa.
24. ‘Frites-Mayonnaise’ – piatto tipico della 24 Ore di Spa – sono note come ‘French fries’ (ovvero le patatine fritte) ma effettivamente sono state inventate in Belgio nel 17° secolo. I pescatori del fiume Meuse avevamo da anni l’abitudine di friggere piccoli pesci, ma durante un inverno particolarmente rigido il fiume si gelò – quindi iniziarono a friggere le patate.