Il circuito di Abu Dhabi, in occasione dell’ultimo round stagionale del Maserati Trofeo MC World Series 2013, nello scorso dicembre ha emesso tutti i verdetti con l’assegnazione dei titoli in palio. Il più prestigioso, il Trofeo Assoluto, è stato ancora una volta appannaggio, come nel 2012, di Renaud Kuppens. Che fosse il pilota da battere, alla vigilia della stagione, era evidente, il dominio espresso nella serie europea (i primi tre round), oltre ad aver confermato quanto già espresso l’anno precedente, lo ha posto nelle migliori condizioni per ripetersi anche per il titolo mondiale. Tuttavia, alla vigilia dell’ultimo round di Abu Dhabi, la classifica lasciava ancora aperto qualche spiraglio al suo sfidante principale, Mikkel Mac, per laurearsi campione.
Kuppens non ha perso la calma e ad Abu Dhabi, nonostante gara 1 difficile, è stato in grado di assicurarsi i punti necessari per aggiudicarsi il successo in campionato, celebrato poi nel migliore dei modi con il trionfo in gara 2. In gara 3, il gradino più alto del podio invece è stato occupato da Ange Barde, che si è confermato indubbiamente l’interprete più efficace delle gare endurance (visto i successi anche di Sonoma e Shanghai). Kuppens ha chiuso così una stagione in cui è stato il vero protagonista: 7 pole position e 8 successi parlano chiaro. Il Trofeo ha il suo re.
Renaud, due partecipazioni e due trionfi. Qual è stato il campionato più difficile?
“La prima stagione è stata fantastica, con un calendario internazionale, circuiti bellissimi e ancora non ero conosciuto, pertanto è stato più semplice vincere. Confermarsi è sempre più difficile, perché hai tutti gli occhi addosso e i piloti corrono per vincere e combattere contro di te”.
Hai incontrato tanti avversari in questi due anni. Quale reputi il più temibile?
“Il miglior pilota che ho incontrato nel Trofeo Maserati in queste due stagioni è Giorgio Sernagiotto. Ricordo in particolare due fantastiche sfide a Sonoma e al Paul Ricard. E’ un grande concorrente”.
Come vedi invece il tuo antagonista del 2013?
“La sfida con Mikkel Mac è stata particolare, in quanto quest’anno ho avuto una bella partenza e ho preso un bel distacco in classifica che mi ha permesso di controllare e gestire il campionato nella seconda parte. Completamente diverso da quanto accaduto lo scorso anno. Vorrei congratularmi con Mikkel perché si è rivelato un pilota molto leale e sportivo durante tutta la stagione”.
Perché tra i tanti campionati dove esprimere il tuo talento hai scelto di correre nel Trofeo Maserati?
“Sono molteplici le ragioni che mi hanno convinto. Per prima cosa l’ambiente, che mi sembra molto familiare, ma anche perché è bello stare con gli italiani. L’atmosfera è fantastica, senza dimenticare il calendario internazionale che ti permette di correre in tutto il mondo. Non vedo dove poter trovare di meglio”.
Quale è stata la gara più bella?
“Quella di Sonoma del 2012, perché ha rappresentato la mia prima corsa negli Stati Uniti e dove sono riuscito a vincere di fronte ai miei amici e ai miei partner americani. Da allora è diventato il mio circuito preferito. Anche quest’anno non sono andato male… In due partecipazioni ho ottenuto quattro pole position e quattro vittorie”.
Quella invece che vorresti cancellare?
“Diciamo che non mi piace il circuito di Silverstone, non ho una motivazione precisa, ma quando lo affronto non mi trovo a mio agio. Se potessi dimenticare un round, sarebbe sicuramente quello del Nuerburgring di quest’anno. E’ stato triste perché abbiamo perso l’amico Pietro”.
Un bilancio sulla stagione 2013?
“E’ stata un’annata formidabile, anche se avevo qualche preoccupazione per il nuovo regolamento, che prevede le penalizzazioni per i più veloci durante la sosta obbligatoria nella gara endurance. Quest’anno mi è capitato 4 volte e ho dimostrato che si può vincere nonostante questo handicap, puntando sui successi nelle prove sprint”.
Quando hai capito che potevi vincere nuovamente il titolo?
“Come l’anno scorso, dopo la prova di Sonoma ho capito che ce l’avrei fatta. La grande differenza è che nella stagione passata il round negli Stati Uniti era il penultimo appuntamento, mentre quest’anno ci sono state altri due circuiti da affrontare”.
Quali sono le tue intenzioni per il 2014?
“Per l’anno prossimo il mio obiettivo è difendere la corona. Sono orgoglioso di poter scrivere il mio nome nella storia delle corse Maserati, proprio nell’anno in cui iniziano le celebrazioni per il centenario”.
A chi dedichi questa vittoria?
“Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio team, i miei amici e gli sponsor che mi sostengono”.
Barbara Premoli