Carlos Sainz partirà dalla pole nel GP di Città del Messico. Il ferrarista ha dominato il Q3 – anche il suo secondo miglior tempo gli avrebbe dato la pole – ed è stato l’unico a scendere sotto la barriera dell’1’16”. Il suo 1’15”946 migliora di 1”220 la pole del 2023, ottenuta dal suo compagno di squadra Charles Leclerc, che ha chiuso quarto (1’16”265). In mezzo alle due Ferrari si sono piazzate la Red Bull di Max Verstappen (1’16”171) e la McLaren di Lando Norris (1’16”260), che in gara rispetto alle Rosse non potranno però contare sul supporto dei rispettivi compagni di squadra, entrambi eliminati in Q3 (Oscar Piastri 17° in 1’17”597, Sergio Perez 18° in 1’17”611). Quella in Messico è la prima pole position stagionale per Sainz, la sesta in carriera. Per la Scuderia si tratta della #253 in 1.093 Gran Premi, la quinta su questo tracciato. Sainz è il settimo pilota a primeggiare in qualifica nel 2024 e la Ferrari è la prima squadra a esserci riuscita con due piloti.
Dopo alla seconda sessione di prove libere dedicata quasi interamente all’in-competition test per lo sviluppo delle gomme 2025, le FP3 hanno visto tanta azione in pista, con i piloti che si sono dedicati a dei performance run, fortunatamente senza alcuna interruzione. I piloti di Aston Martin, Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes hanno usato solo la mescola Soft, a eccezione dei giri di rodaggio effettuati da George Russell con un set di Medium e da Fernando Alonso e Lance Stroll (un set di Medium e uno di Hard ciascuno). La C3 è stata rodata anche dalla Sauber, che solitamente preferisce approcciare in questo modo l’avvicinamento alla gara: in quest’occasione, il team di Hinwil qui ha scelto di rodare anche un set di Medium oltre a quello poi usato per i run normali. Le altre squadre hanno suddiviso il chilometraggio fra Medium e Soft. Nella sessione che ha determinato la griglia di partenza, tre squadre (Ferrari, Mercedes e McLaren) hanno scelto di iniziare il primo segmento con la Medium mentre tutti gli altri piloti hanno usato, ovviamente, soltanto le Soft. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Sainz da Mario Isola.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Una qualifica molto serrata, che ha visto prevalere per il secondo anno consecutivo una Ferrari qui a Città del Messico. Tutto fa presagire che anche in gara ci sarà molto equilibrio, soprattutto nella lotta fra Ferrari, Red Bull e McLaren che, fino ad ora, hanno mostrato di avere qualcosina in più su questa pista. La giornata ha visto le prestazioni abbassarsi con continuità, una conferma di quanto le condizioni dell’asfalto siano ancora in evoluzione.
“Sarà la stessa cosa anche durante la gara, man mano che le vetture proseguiranno a gommare la pista. Dal punto di vista delle strategie, in linea di massima questa è una corsa dove la sosta unica è più veloce, con Hard e Medium a fare da protagoniste. In questi due giorni abbiamo visto come il livello di graining sia nettamente inferiore rispetto al passato, il che favorisce ancora di più la sosta singola. Teoricamente, la strategia più veloce prevede la partenza con la Medium e il passaggio alla Hard fra il giro 25 e il 32. Chi invece preferirà prendere il via con la C3 dovrebbe fermarsi fra il giro 36 e il 43 per montare la C4. L’utilizzo della Soft non va scartato in assoluto: potrebbe rientrare in gioco come opzione iniziale o finale accoppiata con la Hard, oppure come set di partenza per chi azzarderà la doppia sosta per sfruttare al meglio la disponibilità di due set di Medium, sulla carta la mescola più competitiva fra le tre portate qui in Messico”.