Al ritorno in pista in Olanda dopo la pausa estiva, la F1 sembra confermare il grande equilibrio fra le quattro squadre di vertice che aveva caratterizzato la prima parte della stagione, perlomeno dal GP di Miami in avanti. Al termine della prima giornata di prove del GP d’Olanda, quindicesima delle 24 gare in calendario quest’anno, i cinque piloti più veloci sono racchiusi in meno di 3 decimi di secondo, per la precisione 284 millesimi. Il miglior tempo lo ha ottenuto George Russell (Mercedes, 1’10”702), davanti a Oscar Piastri (McLaren, 1’10”763), con i rispettivi compagni di squadra al terzo (Lewis Hamilton, 1’10”813) e al quarto posto (Lando Norris, 1’10”961). Il quinto e ultimo pilota a essere sceso sotto la barriera dell’1’11” è stato l’eroe di casa, Max Verstappen (1’10”986). Dal gruppo di testa per oggi è rimasta fuori la Ferrari ma Charles Leclerc (1’11”443, nono) non ha potuto sfruttare il set di Soft nella consueta simulazione di qualifica mentre Carlos Sainz non ha completato la seconda sessione a causa di un problema tecnico che lo ha costretto a rientrare ai box dopo soli 7 giri.
La giornata è stata caratterizzata da condizioni meteo molto variabili, tanto che tutti e cinque i diversi pneumatici portati a Zandvoort sono stati utilizzati. La prima sessione è iniziata sotto la pioggia e su un tracciato sferzato da un vento molto forte, con raffiche che hanno superato gli 85 km/h. Quasi tutti i piloti (17 su 20: Verstappen, Hamilton e Ocon le eccezioni) hanno perlomeno saggiato le condizioni dell’asfalto con le gomme da bagnato estremo per poi passare alle intermedie, usate anche dai tre piloti sopra citati. Quando, dopo circa mezz’ora, si sono create le condizioni per passare alle slick, nove squadre su dieci hanno optato per la Soft mentre la Ferrari ha girato con le Medium con entrambi i piloti.
L’estate olandese ha mostrato il suo volto migliore nella seconda sessione, con il sole che ha fatto la sua comparsa e il vento che è calato un po’ di intensità. Le squadre hanno potuto così tornare al classico programma del venerdì, focalizzato sul confronto fra le tre mescole da asciutto. La stragrande maggioranza dei piloti ha lavorato con Medium e Soft mentre Gasly (Alpine), Albon (Williams), Tsunoda (Racing Bulls) e Magnussen (Haas) hanno girato con Soft e Hard.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Un primo giorno parzialmente condizionato dalla mutevolezza delle condizioni meteorologiche: poche le indicazioni utili raccolte nella prima sessione, molte di più quelle emerse durante la seconda. Tirando le prime somme, possiamo dire che tutte e tre le mescole da asciutto sembrano essere in gioco per essere utilizzate in gara. Nelle condizioni di pista e di temperature avute in FP2, la C1 si è dimostrata molto competitiva e costante con la C2 non lontana in termini di prestazione, come previsto nelle simulazioni della vigilia, con circa otto/nove decimi fra la Soft e la Medium e quattro decimi fra la Medium e la Hard. La C3 ha avuto un degrado più elevato ma non al punto da escluderla dalle opzioni disponibili per la gara di domenica, anche perché non si è visto il fenomeno del graining. Un fattore interessante sarà capire come si evolverà l’aderenza dell’asfalto nei prossimi due giorni. Domani dovrebbe piovere in mattinata – il che, in combinazione col vento, dovrebbe resettare un po’ le condizioni – ma le previsioni sono migliorare sia per la qualifica che per la gara, che dovrebbe svolgersi in condizioni simili a quelle di FP2, con magari anche qualche grado in più per quanto riguarda la temperatura dell’asfalto”.