Il GP di Monaco è l’ottava gara della stagione, nonché la corsa di casa di Charles Leclerc, che sulla pista più corta del mondiale – 3.337 metri – ha vissuto per due volte l’emozione della conquista della pole position ma la domenica ha sempre raccolto poco. Nonostante si tratti del tracciato più tortuoso del Mondiale, in certi passaggi si viaggia vicino ai 300 km/h ma lungo le sue 19 curve il minimo errore rischia di costare carissimo, con danni alla vettura che spesso comportano la fine della propria gara. Nel suo punto più largo, il circuito è largo infatti soltanto 10 metri, appena lo spazio sufficiente per far correre due monoposto ruota a ruota.
Tra le sezioni più caratteristiche del tracciato ci sono la prima curva, Ste. Devote, e la salita del Casino, tratti che vengono percorsi a velocità da far rizzare i capelli. Il lentissimo tornante di curva 6 offre una delle poche opportunità per le auto di tuffarsi l’una nell’altra prima che la pista svolti verso il tunnel. Il settore 3 è il più impressionante sotto il profilo visivo perché le ruote sfiorano i guard-rail alle due esse delle piscine e alla Rascasse, la penultima curva che immette sul rettilineo del traguardo che poi tanto rettilineo non è, visto che si tratta di una lunga semicurva. I sorpassi sono quasi impossibili, e per questo i piloti si concentreranno soprattutto sulle qualifiche che, come si dice, sono a tutti gli effetti la prima parte del Gran Premio. Una buona posizione in pista è tutto a Monaco, il che significa che praticamente ogni squadra opterà per la strategia a una sola sosta nel tentativo di mantenerla. In condizioni di asciutto i piloti spesso partono con gomme Soft o Medium per avere ritmo veloce ma costante durante i primi giri. Il passaggio alla mescola Hard avviene nella finestra di giri che va dal 22 al 38. Ovviamente in caso di Safety Car o pioggia la situazione può diventare decisamente caotica e la corsa improvvisamente può trasformarsi in una roulette…
Fred Vasseur Team Principal Scuderia Ferrari HP: “A una settimana dalla nostra gara di casa, a Imola, questo weekend tocca a quella di Charles, e come squadra vogliamo aiutarlo a chiudere il conto aperto che ha con la pista di Monte Carlo. Carlos, dal canto suo, ama molto il tracciato del Principato sul quale ha ottenuto il suo primo podio al volante di una Ferrari, dunque le motivazioni per entrambi sono molto alte.
Come è noto quello di Monaco è un circuito sul quale i sorpassi con l’attuale generazione di monoposto sono molto difficili. La qualifica sarà di importanza fondamentale: dovremo provare a fare quello step che in questa stagione ancora ci è mancato per partire davanti a tutti. Al simulatore così come nei meeting con gli ingegneri ci siamo preparati nei dettagli e contiamo di essere protagonisti”.