Ultimo appuntamento per la F1 in Belgio prima di quattro settimane di sosta, durante le quali i team dovranno osservare anche un periodo di chiusura di 14 giorni consecutivi. Secondo i tecnici Brembo, il Circuit de Spa-Francorchamps rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4. La pista belga è considerata la pista più completa della Formula 1 perché in poco più di 7 km si trovano curve e rettilinei che presentano diverse particolarità. Uno dei suoi tratti caratteristici è la presenza di tre frenate nelle quali il pilota preme il pedale del freno per almeno 2 secondi e 7 decimi, un tris che non presenta nessun altro tracciato in calendario.
Pur essendo la pista più lunga del Mondiale, i freni al Circuit de Spa-Francorchamps vengono usati appena 8 volte al giro e soltanto in una nelle ultime 5 curve. Ogni giro l’impianto frenante è in funzione per 14 secondi e mezzo, equivalenti al 14 per cento della durata complessiva della gara. Ciò nonostante per 3 curve consecutive, dalla 7 alla 9, i piloti devono far ricorso ai freni, anche se in 2 di queste l’impiego è inferiore al mezzo secondo. Notevoli sono invece i singoli carichi sul pedale del freno, in 7 curve superiori ai 110 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale inferiore alle 42 tonnellate, uno dei dati più bassi del Mondiale, insieme a Silverstone. Delle 8 frenate del GP Belgio 4 sono considerate impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e la restante è light. La frenata più impegnativa è alla prima curva: le monoposto vi arrivano a 286 km/h e scendono a 73 km/h in 128 metri. I piloti di Formula 1 devono frenare per 3,14 secondi applicando una forza di 133 kg sul pedale del freno ed affrontare una decelerazione di 4,2 g.