A Monaco Charles Leclerc (Ferrari) ottiene la sua quinta pole su sette gran premi. Come tutti gli altri piloti, ha disputato tutte le fasi di qualifica con P Zero Red soft. L’intera sessione di qualifiche, che è sempre stata determinante per l’esito della gara, si è svolta in una giornata calda e asciutta, con temperatura ambiente di 30 gradi e asfalto di 45 gradi. Le qualifiche si sono interrotte 30 secondi prima del dovuto e non è stato possibile concludere i run finali di Q3 a causa di un tamponamento al Portier. L’unica altra interruzione si è verificata durante Q1 per un’altra bandiera rossa. I piloti coinvolti nell’incidente alla fine di Q3 sono Carlos Sainz (Ferrari) e Sergio Perez (Red Bull), che tuttavia partiranno rispettivamente dalla seconda e dalla terza posizione sulla griglia. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato da Greg Maffei, Presidente e Amministratore Delegato di Liberty Media Corporation, proprietaria di Formula 1.
POSSIBILI STRATEGIE IN GARA
Il GP di Monaco, con i suoi 78 giri, è stato spesso paragonato a un giro di roulette al famoso casinò di Monte-Carlo, e per la gara il livello di azzardo si alza ulteriormente, considerando il rischio di pioggia. L’unica certezza è che la strategia dovrebbe essere a una sosta, in circostanze normali. Tuttavia, l’usura è leggermente più alta del previsto, anche se il degrado resta gestibile. Di conseguenza, la hard diventa una possibile gomma da gara, dando così ai team diverse opzioni in termini di scelta delle mescole e dei timing per i pit stop. A causa del tracciato angusto, la possibilità di intervento della safety car è dietro l’angolo (anche se i commissari sono molto abili e veloci nella rimozione delle vetture bloccate), perciò i team dovranno essere bravi ad approfittare di questi momenti per un passaggio ai box intelligente. Il problema è che questi momenti sono imprevedibili per natura… In teoria, la strategia più veloce è con partenza su P Zero Red soft e arrivo con P Zero White hard. Un’altra opzione molto simile e con il vantaggio di offrire maggiore flessibilità, considerata la variabile usura, è partenza su P Zero Yellow medium e arrivo su hard. Tutta un’altra storia se dovesse piovere: in quel caso vedremmo l’intera gara con pneumatici intermedi o full wet.
MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT: “Dal nostro punto di vista è stata una qualifica lineare, corsa con gomma soft dall’inizio alla fine e senza interruzioni significative nonostante le bandiere rosse a inizio e fine sessione. Con il tracciato in continua evoluzione, è stato fondamentale riuscire a evitare il traffico. Nonostante il cielo fosse più nuvoloso rispetto alle sessioni precedenti, le temperature sono rimaste abbastanza elevate. Adesso bisogna concentrarsi sulla gara, sapendo che potrebbe piovere e che le temperature potrebbero abbassarsi. In ogni caso, tutte e tre le mescole hanno dimostrato di poter giocare un ruolo, perciò diverse strategie sono possibili. La soft è stata l’ingrediente principale durante le qualifiche, ma considerando che si è vista un po’ di usura, la medium e la hard possono sicuramente emergere come gomme da gara”.