Dopo l’annuncio dell’ingresso in F1, Alpine prosegue la sua ascesa ai massimi livelli del motorsport introducendo un prototipo LMP1 per la prossima stagione.
Ritornata in gara per accompagnare lo sviluppo e il lancio dell’Alpine A110, la Casa si è dimostrata all’altezza della sua ricca eredità distinguendosi ovunque si sia presentata nel suo ritorno all’endurance.
Il connubio costituito da Alpine e il team Signatech ha, pertanto, conseguito i titoli Piloti e Team fin dai suoi esordi nell’European Le Mans Series nel 2013, prima di fare la doppietta nel 2014. Un anno dopo, i “Blu” hanno raggiunto un nuovo traguardo entrando nel Campionato Mondiale FIA WEC. Ancora una volta, Alpine ha dimostrato il suo valore conseguendo due titoli LMP2 mondiali e vincendo tre delle ultime quattro edizioni della 24 Ore di Le Mans nella categoria LMP2.
Forte di questi invidiabili risultati, Alpine si lancia in una nuova sfida ufficializzando la notizia del lancio di un prototipo LMP1 nella categoria regina del Campionato Mondiale FIA WEC e della 24 Ore di Le Mans 2021. Questo nuovo progetto, che si erge ai vertici del motorsport, dimostra quanto sia viva e crescente l’ambizione d’Alpine, nata dalle gare per le gare. Già dal prossimo anno, Alpine sarà uno dei pochi costruttori ad essere impegnato contemporaneamente ai massimi livelli in due Campionati Mondiali riconosciuti dalla FIA organizzando, nel contempo, anche un programma completo di gare per i clienti con le Alpine A110 Cup, GT4 e Rally.
Nonostante le apparenti similitudini, le categorie LMP1 e LMP2 sono animate da due filosofie ben distinte. Se le LMP2 sono riservate a strutture indipendenti con telaio autorizzato e singolo motore, la categoria LMP1 comprende team ufficiali che non sottostanno a queste restrizioni. La maggior potenza, il peso ridotto, l’aerodinamica più complessa e la possibilità di scegliere i piloti liberamente che comporta questa categoria determinano tempi al giro molto più veloci.
Questo ritorno ai vertici dell’endurance, atteso da tanto tempo, fa parte della storia e del DNA della Marca, che aveva già partecipato per ben undici volte alla 24 Ore di Le Mans tra il 1963 e il 1978. Alpine si era aggiudicata tutto: l’indice di efficienza energetica nel 1964, 1966 e 1968, l’Indice di Performance nel 1968 e 1969, sette vittorie di categoria – un numero che ormai si attesta a dieci – e soprattutto la vittoria nella Classifica Generale Assoluta del 1978 con l’Alpine A442B guidata da Jean-Pierre Jaussaud e Didier Pironi.
Fedele ai valori che le appartengono dal 1955, Alpine affronta questa sfida con umiltà e fiducia per cercare di sconvolgere l’ordine prestabilito offrendo, nel contempo, uno spettacolo di qualità agli appassionati di endurance. Per lasciare il segno nella categoria, Alpine Endurance Team potrà contare sulle nuove opportunità offerte dagli sviluppi del nuovo regolamento per il 2021. L’ACO, promotore del Campionato Mondiale FIA WEC e della 24 Ore di Le Mans, autorizzerà l’introduzione della categoria LMP1 a fianco delle nuove hypercar l’anno prossimo grazie al meccanismo del Balance of Performance (BoP) che garantisce l’equilibrio tra tutte le forze in campo.
Alpine presenterà pertanto all’inizio delle gare un prototipo LMP1 Alpine basato su un telaio Oreca e un motore Gibson che hanno già dimostrato il loro valore. Potrà, pertanto, beneficiare di tutta la competenza tecnica di Oreca e di Signatech per raggiungere un livello di performance che gli consenta di correre per la vittoria contro i propri competitor mentre sono allo studio potenziali sinergie con la scuderia di F1. Nei prossimi mesi, Alpine Endurance Team svelerà il prototipo LMP1, i suoi colori e i piloti prima di cominciare il programma di prove.
Redazione MotoriNoLimits