Quello che si corre domenica sarà il 91° GP d’Italia, il 71° valido per il Campionato del Mondo di F1, unica gara, assieme alla Gran Bretagna, a essere sempre stata nel calendario iridato. Solo nel 1980 non si corse all’Autodromo Nazionale di Monza ma all’Autodromo di Imola, quando vinse la Brabham di Nelson Piquet. La Scuderia Ferrari nel corso degli anni si è imposta 19 volte ottenendo anche 21 pole e 69 podi.
Dopo la sparizione della vecchia Hockenheim, Monza resta l’unica pista da alta velocità della Formula 1. Lungo i suoi rettilinei, un tempo non intervallati dalle attuali chicane, si sono vissuti alcuni dei duelli più serrati della storia, con decine di sorpassi a ogni giro, favoriti dalla facilità di prendere la scia delle vetture davanti. L’attuale tracciato, un tempio del tifo ferrarista, è caratterizzato da un’alternanza di curve veloci e lunghi rettifili, con chicane che rallentano le velocità, sottoponendo piloti e vetture a brusche frenate. Le due curve di Lesmo sono tra le più difficili e selettive: uscendo a 180 km/h dalla seconda di Lesmo perdere la traiettoria ideale e finire larghi nella via di fuga è un attimo. La curva più celebre è però la Parabolica, una piega velocissima che immette sul traguardo con, sullo sfondo, il vecchio anello di alta velocità con le storiche sopraelevate inclinate di 38 gradi. Attenzione anche alla prima chicane, dove le vetture in 150 metri passano da 340 a 80 km/h. Le monoposto avranno un bassissimo carico aerodinamico, per massimizzare la velocità in rettilineo, elemento fondamentale per ottenere un giro veloce.
Lo scorso anno la Scuderia si impose con Charles Leclerc che vinse, ad appena una settimana dal successo ottenuto nel GP del Belgio, la sua seconda gara in F1, diventando il più giovane pilota della storia a conquistarne due consecutivamente. La Ferrari detiene anche un record a Monza: due anni fa Kimi Raikkonen, al volante della SF71H, ottenne la pole alla media di 263,587 km/h. Si tratta del giro lanciato più veloce della storia della F1.
Il GP d’Italia sarà, al pari di quelli disputati finora, a porte chiuse e dunque mancherà la classica invasione di pista dei tifosi a fine gara. Sulle tribune ci saranno comunque 250 spettatori molto speciali: medici e infermieri, debitamente distanziati, che potranno assistere alla gara in segno di ringraziamento simbolico per il coraggio, il senso del dovere e l’altruismo dimostrato combattendo in prima linea il Covid-19. Il primo evento a porte (parzialmente) aperte sarà invece il GP della Toscana – Ferrari 1000 in programma la prossima settimana al Mugello, dove su tre diverse tribune troveranno posto poco meno di tremila spettatori al giorno.
Sebastian Vettel: “Monza è una delle piste più famose del mondo del motorsport. In questa stagione sarà molto particolare correre all’Autodromo Nazionale: non avremo i tifosi e quindi l’atmosfera sarà surreale, inoltre arriviamo qui consapevoli che sarà difficile essere tra i front runner del weekend. Lo scorso anno fu tutt’altro che semplice per me e sappiamo bene che lo sarà anche questa volta. Avremo un pacchetto aerodinamico dedicato che speriamo ci possa aiutare ad avere una SF1000 più competitiva. Detto questo, l’obiettivo del fine settimana non cambia: massimizzare la prestazione e portare a casa quanti più punti possibile”.
Charles Leclerc: “Lo scorso anno ho vissuto qui l’emozione più forte della mia vita agonistica passando per primo sotto la bandiera a scacchi. Purtroppo questa volta le tribune saranno vuote dal momento che i tifosi, che un anno fa seppero rendere indimenticabile la cerimonia del podio, non potranno avere accesso all’autodromo. Siamo consapevoli di non avere lo stesso livello di competitività del 2019 e per questo sappiamo già che non sarà un fine settimana facile. Non per questo però arriviamo demotivati all’appuntamento. Metteremo insieme gli sforzi di tutti per portare a casa il miglior risultato possibile”.
Redazione MotoriNoLimits