Nelle qualifiche del GP di Spagna, sesto round del campionato, arriva la 92° pole – la quinta a Barcellona e la quarta su 6 in questa stagione – di Lewis Hamilton, che ha preceduto di 59 millesimi il compagno di squadra Valtteri Bottas e, terza, a 7 decimi, la Red Bull di Max Verstappen. Quarta e quinta posizione per le Racing Point di Sergio Perez e Lance Stroll, seguiti dalla Red Bull di Alex Albon, dalle McLaren di Carlos Sainz e Lando Norris, dalla Ferrari di Charles Leclerc, nono (mentre Sebastian Vettel ha chiuso con l’11° crono, per la terza volta in questa stagione fuori nel Q2 per 2 millesimi), e dalla AlphaTauri di Pierre Gasly.
In una Barcellona caldissima, arriva anche la pole numero 200 per i motori Mercedes, la numero 100 dell’era ibrida su 127 gare e l’ottava qui in Spagna. “Nel secondo run non sono riuscito ad andare più forte“, ha detto Hamilton. “Il primo è stato decente e per fortuna è bastato per portare a casa il risultato“. “Sapevo che sarebbe stata una lotta serrata con Lewis, come sempre“, le parole di Bottas. “Sono migliorato durante la sessione, specie nel terzo settore, ma non è bastato. Domani il rettilineo fino alla curva 1 è lungo e cercherò di arrivarci per primo“. “Il terzo posto in qualifica è il massimo che possiamo fare al momento“, ha commentato Verstappen. “Ma spero che in gara potremo essere un po’ più veloci“. Party mode o no, una cosa fa impressione: la differenza di 8 decimi sul giro tra la Ferrari 2020 e quella 2019 qui a Barcellona. Inutile dire che con l’11° tempo Vettel – che qui ha pure il telaio nuovo e quindi non ha più scuse – potrà scegliere i pneumatici con cui partire. Una Ferrari in quinta e sesta fila è una cosa da non credere.
Barbara Premoli