Due mesi dopo l’appuntamento di Aragon, il Mondiale Superbike torna in Spagna per il 6° round della stagione, in programma dal 7 al 9 giugno a Jerez, nella regione dell’Andalusia, a un centinaio di chilometri dallo stretto di Gibilterra. Il Mondiale Superbike è sbarcato su questa pista nel 1990 ma per la seconda edizione si è dovuto attendere il 2013. Sui 4.423 metri della pista si alternano curve lente (da 60-70 km/h), veloci (120-130 km/h) e velocissime (160 km/h): le 13 curve (8 a destra, 5 a sinistra) rappresentano il 31 per cento della lunghezza totale e offrono numerosi punti utili per i sorpassi. I notevoli cambi di pendenza richiedono una moto maneggevole e ben bilanciata, oltre che stabile in frenata. Su questa pista il 24 novembre del 2016 la Kawasaki di Jonathan Rea è riuscita a girare più veloce di quasi tutte le MotoGP scese in pista quel giorno. Però andando a guardare le pole più veloci di sempre a Jerez le Superbike sono più lente delle MotoGP di un secondo e 3 decimi. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 15 piloti del Mondiale Superbike, il Circuito de Jerez è un circuito impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, identico alle piste di Aragon, Villicum e Magny-Cours
L’impegno dei freni durante il GP
Fatta eccezione per la curva 3, nelle altre 12 del circuito i piloti Superbike utilizzano i freni. Oltre che nella curva 3 le MotoGP invece non hanno bisogno dei freni nemmeno alla settima e alla penultima curva. In un giro a Jerez i freni delle Superbike sono in funzione per 35 secondi e mezzo, equivalenti al 35 per cento del tempo di percorrenza di un giro. Nonostante la media sia abbassata dalla presenza di quattro curve (la 4, la 7, la 10 e la 12) con decelerazione inferiore a 1 g, la decelerazione sul giro è di 1,04 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i 9 quintali e mezzo. Anche per i piloti della MotoGP il carico complessivo sulla leva è di 9 quintali e mezzo complice il maggior numero di giri percorsi: 25 contro i 19 delle Superbike. Questo compensa il minor carico sulla leva per giro: 38 kg in MotoGP, quasi 50 kg in Superbike.
Le frenate più impegnative
Delle 12 frenate del Circuito de Jerez ben 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 6 sono di media difficoltà e 4 sono light. La più impegnativa in assoluto è la prima curva che risulta una delle più dure di tutto il Mondiale 2019: le Superbike vi arrivano a 266 km/h e grazie all’uso dei freni perdono 181 km/h. Per la frenata servono 4,5 secondi e 200 metri durante i quali i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,7 kg e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre il liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 12,2 bar di pressione. Un pizzico meno difficile ma pur sempre complessa è la frenata alla sesta curva, da 271 km/h a 63 km/h in 230 metri. I piloti si attaccano ai freni per 5,4 secondi esercitando un carico sulla leva di 5,1 kg. In questo caso la decelerazione è di 1,3 g mentre la pressione del liquido freno arriva a 10,9 bar. La curva 8 si distingue per 1,2 g di decelerazione e una velocità di ingresso intorno ai 123 km/h. Invece, la curva 13 vanta una frenata abbastanza lunga sia in termini spaziali (160 metri) che temporali (4,3 secondi) ma una decelerazione di 1 g.
Prestazioni Brembo
Le moto con freni Brembo hanno vinto tutte le 12 gare del Mondiale Superbike disputate al Circuito de Jerez: 5 le vittorie Ducati, 4 quelle di Aprilia e 3 per Kawasaki. In 5 delle 6 precedenti edizioni il vincitore di Gara1 ha poi vinto anche Gara2: Raymond Roche nel 1990, Eugene Laverty nel 2013, Marco Melandri nel 2014, Chaz Davies nel 2016 e Jonathan Rea nel 2017.
Redazione MotoriNoLimits
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