Anche le seconde libere in Brasile nel segno della Mercedes, seguita da Red Bull e Ferrari. Lewis Hamilton ha girato in 1m 09.515s sulle supersoft, più lento rispetto alla mattinata, con il compagno di squadra Valtteri Bottas a soli 0.048s, con un tempo di 1m 09.563s.
Sceso anche il gap con gli inseguitori, a 0.228s, con Daniel Ricciardo terzo con il tempo di 1m 09.743s davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel (1m 09.875s) e a Max Verstappen (1m 09.886s), con i primi cinque racchiusi in 0.371s. Cattive notizie però per la Red Bull, con Ricciardo che dovrà scontare una penalità di 10 posizioni per aver usato l’ottava MGU-H.
Distacco minimo anche per la Ferrari di Kimi Raikkonen, 6° davanti alla Force India di Esteban Ocon, alla Williams di Felipe Massa, alla Renault di Nico Hulkenberg e alla McLaren di Fernando Alonso, che hanno completato la top 10. Altre cattive notizie anche per la Toro Rosso, con Brendon Hartley che perderà 10 posizione per l’ottava MGU-H, mentre sono 25 quelle di Pierre Gasly per aver sostituito altri elementi della power unit.
A muro la Sauber di Marcus Ericsson alla curva 11 e testacoda anche per la Haas di Romain Grosjean alla curva 4 alla fine del rettilineo, prima che si fermasse per una seria vibrazione, con il compagno di squadra Antonio Giovinazzi, che ha sostituito Kevin Magnussen nelle FP2 anziché nelle FP1, a chiudere la classifica, con un tempo di 1:12.417, a +2.902s da Hamilton.
Barbara Premoli