Con la pole conquistata oggi nel GP di Azerbaijan, Lewis Hamilton è l’unico pilota in griglia a essere partito primo in tutti i GP in calendario e porta il suo bottino a 66, due in meno da Michael Schumacher. Accanto a lui, a mezzo secondo, il compagno di squadra Valtteri Bottas, a completare la seconda prima fila Mercedes del 2017, mentre in seconda fila ci saranno le Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, che nelle interviste ha ammesso di essersi preso una bella sberla…
Il Q3 è stato interrotto dalle bandiere rosse a 3’33 dalla fine quando la Red Bull di Daniel Ricciardo è rimasta ferma, dopo aver toccato all’uscita della curva 5. Max Verstappen è stato il primo a scendere in pista alla ripartenza e ha chiuso 5°, davanti alle Force India di Sergio Perez ed Esteban Ocon. Ottava Williams di Lance Stroll, davanti al compagno di squadra Felipe Massa, con lo sfortunato Ricciardo a chiudere la top 10 (prima dell’incidente era 7°).
Hamilton è stato dominante: nel Q1 ha fatto un tempo di 1m 41.983s, seguito da Verstappen (1m 42.544s), Raikkonen, Ricciardo, Vettel (sulla cui Ferrari era stato montato il vecchio motore, dopo una perdita nelle FP3) e Bottas. In fondo al gruppo Kevin Magnussen ha salvato una sessione drammatica per la Haas, passando Fernando Alonso e conquistando il Q2 proprio sul filo di lana. Lo spagnolo ha chiuso quindi 16°, davanti a Romain Grosjean. Fuori la Sauber di Marcus Ericsson, con Pascal Wehrlein 15°, e 19° la McLaren di Stoffel Vandoorne (1m 45.030s), ma peggio è andata a Jolyon Palmer, che non è riuscito a disputare le qualifiche dopo l’incendio sulla sua Renault nelle FP3.
Nel Q2 Hamilton è stato persino più veloce, con un tempo di 1m 41.275s, seguito da Bottas (1m 41.502s) e da Vettel terzo (1m 41.911s). Toro Rosso 11° e 12° con Daniil Kvyat e Carlos Sainz, seguiti da Magnussen e da Nico Hulkenberg (con problemi elettrici sulla Renault). La pole provvisoria è andata a Bottas (1m 41.274s contro l’1m 41.428s di Hamilton, con un terzo settore non perfetto), con le Mercedes a distanza di sicurezza dalla Red Bull di Verstappen (1m 42.261s) e dalla Ferrari di Raikkonen (1m 42.446s), con le speranze di Vettel di migliorare il suo tempo di 1m 43.194s svanite nella via di fuga della curva 2.
I giochi sembravano fatti ma, dopo la bandiera rossa, Bottas ha abbassato il tempo a 1m 41.027s e Hamilton ha risposto con l’incredibile 1m 40.593s. Verstappen non è invece riuscito a migliorare è ha perso quindi la seconda fila quando Raikkonen e Vettel sono scesi a 1m 41.695s e 1m 41.841s. Entrambe le McLaren partiranno dal fondo, per le decine di penalità ovviamente dovute alle innumerevoli sostituzioni di tutte le parti possibili sulla power unit Honda, mentre Sainz perderà 3 posizioni per la collisione causata al via in Canada.
Barbara Premoli