Il giro più veloce nei 75 anni di storia del GP di Monaco è stato segnato da Sebastian Vettel nelle FP2 di giovedì pomeriggio: con un tempo di 1m12.720s, il pilota della Ferrari ha infatti battuto il precedente record di 1m13.622s, di Daniel Ricciardo. Come previsto, l’ultrasoft è stata di 0,7 secondi più veloce della supersoft. Con un degrado quasi pari a zero, la Purple sarà con molta probabilità la mescola preferita sia per le qualifiche sia per la gara. L’inusuale programma di Monaco, che anticipa le prove libere al giovedì, con nessuna azione in pista il venerdì e le strade riaperte al pubblico dopo le sessioni, ha effetti anche sulla normale evoluzione della pista, che risulta così poco gommata. Per ottenere il massimo dai pneumatici, a Monaco molti piloti hanno effettuato un giro di installazione prima di quello lanciato; su questa pista la gestione del traffico è un ulteriore elemento-chiave oltre, ovviamente, a un tempo veloce.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING: “Quello di Monaco è un circuito che generalmente non riserva molte sorprese: la mescola soft è stata poco utilizzata giovedì e la maggior parte dei piloti ha optato per la ultrasoft, esattamente come ci aspettavamo. Questa mescola risulta essere forse dura per le caratteristiche di grip molto basso del circuito di Monaco: idealmente avremmo dovuto portare mescole specifiche per questa gara, addirittura più morbide rispetto all’attuale ultrasoft. Tuttavia, già nelle FP1 è stato registrato un nuovo record della pista, poi abbassato ulteriormente nelle FP2. Alcuni piloti potrebbero provare strategie diverse in qualifica e scegliere di usare la supersoft in Q2: in caso di safety car a inizio gara questa strategia potrebbe rivelarsi decisiva“.
Redazione MotoriNoLimits