Il GP di Spagna, da diversi anni, è considerato la gara che apre la stagione “europea”. Le virgolette sono d’obbligo, perché anche Sochi, sede dell’ultima gara disputata, è in Europa. Ma la logistica e la preparazione per il Circuit de Catalunya sono totalmente diverse. Alla vigilia, le monoposto rientrano – per la prima volta nella stagione – nella sede del team, dove vengono revisionate e riverniciate. I materiali stavolta viaggiano via terra: per Scuderia Ferrari, la partenza è fissata al martedì. E a differenza delle trasferte precedenti, in Spagna le vetture arrivano sul posto già quasi completamente montate. La pista di Montmelò, a nord-est di Barcellona, ha ospitato per la prima volta la Formula 1 nel 1991. Da allora è la sede preferita per i test invernali. E’ una pista “completa”, con alcune curve molto veloci (segnatamente la 3 e la 9) che le monoposto 2017, nelle prove pre-campionato, hanno dimostrato di poter percorrere a pieno gas grazie a gomme larghe e maggior carico aerodinamico. L’ultimo settore è invece composto di curve più lente, fra cui la chicane alla 13, realizzata dieci anni fa, che privilegiano la trazione. Il disegno della pista rende difficili i sorpassi. Sul fronte pneumatici, la situazione è quasi l’opposto rispetto alla Russia e non a caso Pirelli ha portato la scalatura di mescole più dure della gamma: Hard, Medium e Soft. La Scuderia Ferrari l’anno scorso ottenne due piazze sul podio con Kimi e Seb; nei test invernali, la SF70H si è comportata bene: ma tutte le squadre troveranno una situazione meteo ben diversa, con temperature previste di 22-23° nel fine settimana.
Redazione MotoriNoLimits