Dal 30 settembre al 2 ottobre il Sepang International Circuit ospita il 16° round del Mondiale 2016 di F1, il GP della Malesia. Situato a 85 km da Kuala Lumpur, è stato realizzato all’interno di una piantagione di olio di palma di 260 ettari. Per la sua realizzazione sono bastati 14 mesi di lavori, a cui è seguita l’inaugurazione il 9 marzo 1999. Dopo 15 edizioni disputate tra marzo e aprile, da quest’anno il GP di Malesia torna a svolgersi a ottobre, come già avvenne nel 1999 e 2000. Le temperature medie in questo periodo però sono simili a quelle primaverili, ossia sui 32-33°C. Le maggiori criticità sono legate al corretto dimensionamento delle prese d’aria che devono consentire la gestione ottimale delle temperature di funzionamento dell’impianto frenante in tutti i tratti del circuito. Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il circuito di Sepang rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La pista malese si è meritata un indice di difficoltà pari a 7, identico al valore ottenuto da Melbourne, Budapest, Baku, Monaco e Spielberg.
L’impegno dei freni durante il GP
Sui 5.543 metri della pista sono distribuite in maniera quasi uniforme 15 curve e 8 rettilinei, il più lungo dei quali misura 1.029 metri, che permettono di raffreddare il materiale d’attrito. Di conseguenza il tempo speso in frenata è il 19% della durata complessiva della gara, contro il 24 per cento del precedente GP di Singapore. Abbastanza contenuta è anche l’energia dissipata in frenata: 109 kWh, grazie ai quali 8 scooter elettrici riuscirebbero a completare i 300 km del GP. Nella media del Campionato del Mondo sono anche i 3,9 g di decelerazione media: erano stati 4,3 g a Monza e 3,3 g a Singapore. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale di 50 tonnellate, equivalenti al peso di 460 tigri malesi.
Le frenate più impegnative
Delle 8 frenate del Sepang International Circuit ben 5 sono classificate dai tecnici Brembo come impegnative per i freni e 3 sono light; mentre non ce ne sono di media difficoltà. La più impegnativa in assoluto è la curva Pangkor Laur (curva 1): qui le monoposto passano da 329 km/h a 86 km/h in soli 1,57 secondi, in cui percorrono 141 metri, poco più della lunghezza di 10 campi di badminton. La staccata comporta un grande sforzo anche per i piloti che subiscono una decelerazione di 5,4 g ed esercitano un carico di 155 kg sul pedale del freno. Elevato è anche l’impegno richiesto ai freni e ai piloti alla curva 15, a cui si arriva dopo il Penang Straight: il calo di velocità è di 240 km/h (da 326 km/h a 86 km/h) nello stesso spazio (141 metri), con una decelerazione di 4,9 g. La curva più lenta del tracciato è invece il tornantino (curva 2), a cui le monoposto arrivano già con poca velocità: per passare da 117 km/h a 71 km/h hanno bisogno solo di 13 metri, equivalenti a soli 3 piani delle Petronas Twin Towers.
Vittorie Brembo
Le monoposto con freni Brembo hanno vinto 12 delle 17 edizioni del GP di Singapore a cui hanno preso parte. Ben 7 di questi successi li ha conquistati la Ferrari, incluse le prime 3 e l’ultima. Il pilota più vincente è Sebastian Vettel, trionfatore 3 volte con la Red Bull e una con la Ferrari.
Redazione MotoriNoLimits