Il miglior tempo nelle prove libere di oggi a Singapore, 1m44.152s, è stato segnato da Nico Rosberg nelle FP2, su pneumatici ultrasoft. Nelle condizioni più rappresentative e leggermente più fresche della seconda sessione, iniziata con temperature della pista di 33°C, i piloti hanno potuto concentrarsi sulle simulazioni di qualifica e gara, e valutare le reazioni delle monoposto con diversi carichi di carburante e diversi pneumatici, su un asfalto in continua evoluzione. Al momento il gap prestazionale tra la ultrasoft e la supersoft è di circa 0.9s, mentre il divario tra supersoft e soft è di circa 1.3s – per cui finora oltre due secondi racchiudono le tre mescole disponibili.
Con la trazione così determinante sul circuito di Marina Bay, i piloti hanno dovuto prestare particolare attenzione a evitare di surriscaldare le mescole più morbide. Con l’ultrasoft mai utilizzata prima a Singapore, e che probabilmente avrà un ruolo determinante in qualifica, raccogliere una buona quantità di informazioni è stata una priorità durante le prove libere.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Abbiamo visto che molti team hanno sperimentato diverse soluzioni tecniche nelle FP1, mentre nelle FP2 il lavoro si è concentrato di più su qualifica e gara. Su questo genere di circuito la strategia può fare una grandissima differenza. Sarà questo, dunque, uno dei punti cruciali nell’analisi dei dati di stanotte, quando i team studieranno la migliore tattica per quella che sarà una gara su più soste. Il modo in cui evolve la pista di Singapore è decisamente diverso da una gara diurna e le squadre stasera hanno avuto una buona opportunità per verificare il livello di consumo e degrado con il passare del tempo: informazioni vitali per il resto del weekend”.
Pressioni minime prescritte per pneumatici slick: 20psi (ant.) e 17.5psi (post.)
Il fatto del giorno Pirelli: La luce generata sulla pista è di circa quattro volte più potente di quella in uno stadio di calcio. Le forze esercitate dalle macchine sulla superficie sono così elevate che i molti tombini sul circuito stradale vengono saldati prima dell’inizio del weekend. Queste stesse forze, aggiunte all’umidità, fanno sì che un pilota possa perdere fino a 4 kg durante le due ore davvero impegnative del GP di Singapore.
Visto nel paddock: Chase Carey. Il nuovo presidente del Formula One Group è arrivato nel paddock di Singapore per ispezionare l’acquisizione della Liberty Media, dopo la recente vendita.
Redazione MotoriNoLimits