Il circuito del Bahrain è un banco di prova molto duro per tutte le componenti dell’impianto frenante. Il tracciato appartiene infatti ai 6 più stressanti del Mondiale, per l’impianto frenante. Disegnata da Hermann Tilke, la pista è situata in un’area desertica a una decina di chilometri dalla capitale Manama. Pur gareggiando in notturna, le temperature sono alte: l’anno scorso, durante la gara, l’asfalto non è mai sceso sotto i 28,8 gradi. Ciò innalza il grip meccanico e rende difficile lo smaltimento del calore generato in frenata. Quest’aspetto, unito alla presenza di molte frenate ad elevata energia e a breve distanza tra loro, comporta un’elevata usura dei materiali d’attrito: il maggior pericolo da evitare se si vuole portare a termine il GP.
Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il Bahrain International Circuit rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. La pista del Bahrain si è meritata un indice di difficoltà di 9, identico a quelli ottenuti da altre piste di recente costruzione come Singapore e l’inedita Baku.
L’impegno dei freni durante il GP
Il tempo speso in frenata, pari al 20% della durata complessiva della gara, è di poco superiore alla media del campionato. La decelerazione media, pari a 4,1 g, è decisamente elevata e inferiore solo a pochi altri circuiti del mondiale. Quanto all’energia dissipata in frenata, il Bahrain International Circuit è mediamente “energivoro”: in media una vettura durante tutto la gara dissipa in frenata un energia pari a circa 131 kWh, numero molto simile a quelli di Austin e Sochi. Peraltro, nell’intero Gran Premio, ciascun pilota deve affrontare circa 450 frenate, esercitando un carico totale sul pedale superiore alle 56 tonnellate. Non poche, ma al GP d’Australia questo valore è stato di 64 tonnellate.
Le frenate più impegnative
Delle 8 frenate del Bahrain International Circuit la metà sono classificate come impegnative per i freni; mentre le altre 4 sono di media difficoltà. Le staccate più impegnative, cioè con decelerazioni superiori ai 4,4 g, sono 4 e tutte sono affrontate con le auto lanciate a 300 km/h, o poco meno. La più temuta è la curva Schumacher (la prima), perché i piloti vi arrivano con velocità che sfiorano i 330 km/h e
devono affrontare una decelerazione di 5,2 g: la potenza frenante richiesta è di oltre 2.200 Kw, ma colpisce soprattutto il tempo della frenata (1,76 secondi), tra i più alti dell’intero Mondiale. Le 4 staccate di media difficoltà per i freni sono tutte posizionate nella parte centrale della
pista e sono intervallate solo dalla curva 11, che comporta un carico sul pedale di 143 chili.
Vittorie Brembo
In Bahrain, Brembo ha vinto in 9 delle 11 edizioni disputate sino ad oggi, incluse le ultime 8. La scuderia più vittoriosa con i freni Brembo a Sakhir è la Ferrari. Sei i piloti che hanno vinto almeno una volta con i freni Brembo e 5 di questi sono in attività: mancano all’appello, tra i
più importanti, solo Rosberg e Raikkonen. Sarà la volta buona?
Redazione MotoriNoLimits