Nelle libere del venerdì il circuito di Marina Bay ha registrato tempi fra i più veloci negli 8 anni di storia del GP di Singapore. Il più veloce è stato Daniil Kyvat, che con la sua Red Bull ha fatto un tempo di 1m46.142s con i P Zero Red supersoft (lo scorso anno, il miglior tempo delle FP2 fu di 1m47.490s).
Dopo una sessione molto combattuta, i primi tre in FP2 sono arrivati nello spazio di un decimo di secondo. Essendo Marina Bay un circuito cittadino, attraversato quindi dal traffico normale durante l’anno, l’asfalto a inizio giornata era abbastanza ‘verde’, e ciò ha determinato un alto grado di evoluzione della pista, che si è andata gommando in FP2, consentendo alle monoposto di andare più veloci, anche se è caduta qualche goccia di pioggia – conseguenza dell’alto tasso di umidità – che non ha avuto però effetti sulle prove.
Come al solito a Singapore le temperature della pista si sono abbassate progressivamente durante la seconda sessione, disputata di sera, e quindi molto rappresentative del quadro che caratterizzerà la gara notturna di domenica. Di conseguenza, i team si sono concentrati soprattutto sulla comprensione del comportamento degli pneumatici durante questa sessione serale, tenutasi tra le 21.30 e le 23.00 locali, al fine di formulare la strategia ottimale per la gara.
Insolitamente, entrambe le Mercedes non sono tra i top 3 delle FP2, anche se sono state più veloci in FP1. Al momento, vi è un divario di prestazioni di 1,5 a 1,6 secondi tra le due mescole, anche se questo dato è destinato a ridursi man mano che la pista si gommerà.
Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Ci aspettavamo questo tipo di condizioni a Singapore, con una pista molto ‘verde’ e scivolosa all’inizio che si è evoluta rapidamente. Finora c’è un secondo e mezzo di differenza tra le due mescole, in linea con le nostre previsioni. Questo apre la strada ad alcune opzioni strategiche, in una gara che è sempre imprevedibile. Passando ad altri temi, siamo ovviamente molto contenti di vedere che il procedimento per determinare la pressione degli pneumatici durante la gara sia stato formalizzato e comunicato con chiarezza a tutte le squadre; questo è molto importante per eliminare eventuali zone grigie”.
Uno dei grandi punti di discussione oggi a Singapore è stato il PSI – che non ha nulla a che vedere con le gomme: si tratta del Pollutant Standards Index. Nonostante le previsioni di smog dovuto ad alcuni incendi in Indonesia, le condizioni dovrebbero rimanere “chiare” per il resto del weekend. Per quelli più interessati all’altro tipo di psi a Singapore, la pressione minima di partenza è 18psi all’anteriore fronte e 17psi al posteriore.
Redazione MotoriNoLimits