Una mostra al MAuTo di Torino racconta alcuni dei più incredibili e straordinari viaggi in giro per il mondo a bordo di automobili e motociclette.
Per Giacomo Leopardi era la solitudine condivisa tra la luna e il pastore errante per l’Asia o la natura fuggita dall’Islandese. Per Wolfgang Goethe significava abbandonare la grigia Germania per lasciarsi stregare dal rinascimento italiano e incontrare qualche tenera amante sulle terrazze di Sorrento. Andava più sul mondano Ernest Hemingway che, nel giro di poco tempo, era in grado di bere un Mojito a L’Avana, di sorseggiare un Martini cocktail all’american bar dell’Hotel Ritz a Parigi e tracannare un Negroni seduto nel vento freddo che batteva il dehor di Harry’s a Venezia, nelle sere d’autunno.
Da sempre il viaggio rappresenta uno dei cardini indiscussi della cultura occidentale tanto da poterlo considerare la massima espressione della conoscenza. Più si viaggia, più si conosce se stessi attraverso il Mondo. E se prima il viaggio si faceva a piedi, per i più fortunati a cavallo, il 900 è il secolo dove questo si rivoluziona, le distanze si accorciano incredibilmente e tutto sembra più vicino. Ed è qui che nasce il connubio, ora indissolubile, tra il viaggio – mi scuserete se l’ho ripetuto più volte ma non si può trovarne degno sinonimo – e il mezzo a motore, che siano le automobili prese con l’autostop da Sal Paradise in “On the Road” di Jack Kerouac, la Norton 500 M18 di Alberto Granado, compagno di viaggio di un certo Ernesto Guevara detto “Che” in Diarios de Motocicleta o la Itala 35/45 HP (conservata al MAuTo) con cui il principe Scipione Borghese nel 1907 si fece accompagnare dal suo autista da Pechino a Parigi.
Immaginiamo che siano state queste le premesse che hanno spinto il Museo Nazionale dell’Auto Giovanni Agnelli di Torino a organizzare “Modus Vivendi. Trame di Viaggi”, una mostra dedicata, neanche a dirlo, al viaggio su ruota ma non per dimostrare le capacità tecniche e di robustezza dei veicoli esposti, quanto per diffondere lo straordinario bagaglio culturale che questi stessi hanno raccolto durante i loro raid. Sono 14 i mezzi scelti per l’esposizione – visitabile da giovedì 28 maggio a domenica 27 settembre – ognuno in grado di raccontare storie straordinarie diventando il diario del viaggio che hanno compiuto.
Ci accoglie una delle sei Land Rover 109, soprannominate Aziza (“carina” in arabo) dall’architetto e celeberrimo fotografo Nino Cirani che le utilizzò nelle sue spedizioni in giro per il Mondo. Più nello specifico, la vettura esposta è Aziza 3, la protagonista della traversata del continente americano da nord a sud, dall’Alaska alla Terra del fuoco, compiuto in 326 giorni per 102.000 chilometri tra il 1968 e il 1969. Quello, fu allora il raid più lungo mai fatto da un veicolo a motore.
Proseguendo incontriamo un’altra fuoristrada, la Fiat Campagnola che, nel 1951, quando la vettura era stata appena presentata, fu spedita in Africa a compiere il Raid Algeri-Cape Town-Algeri per dimostrarne resistenza ed efficienza. La Campagnola esposta, proveniente dalla Collezione Fiat Lancia di FCA, è una delle due che vennero allestite per coprire quei 15.000 km con punte record di 3.800 km in 6 giorni e mezzo. Decisamente più attuale (2013) ma sempre con un mezzo del 1943, l’impresa soprannominata “Operation Homecoming” (“Ritorno a Casa”) compiuta da Vittorio Argento e Gregory Alegi a bordo di una Jeep Willys MB per riportarla nella fabbrica dove era stata costruita settantanni prima, a Toledo, nell’Ohio. La Willys esposta al MauTo, è stata imbarcata a Napoli alla volta di Newark per poi attraversare 4 stati degli USA non senza prima essersi fermata a Cleveland, dove Argento e Alegi hanno consegnato alla famiglia del soldato Richard R. Radigan le piastrine di riconoscimento trovate sulla spiaggia del Lago di Bracciano.
Ma non ci sono solo vetture 4×4. Anche con bellissime auto sportive si possono fare centinaia di migliaia di chilometri. Lo dimostrano la favolosa Alfa Romeo 6C 2500 Sport che nel 1950 corse la Carrera Panamericana, una delle competizioni più massacranti di sempre che si dipanava sui 3.000 km che dividevano il confine settentrionale con quello meridionale del Messico; la Lancia Fulvia HF Coupé con cui il noto regolarista Gianmaria Aghem nel 2015 ha preso parte all’edizione moderna della Pechino-Parigi; le due Ferrari 612 Scaglietti protagoniste del “Magic India Discovery “e del “China Ferrari 15.000 Red Miles” del 2005 e 2008 e infine la Porsche Cayman S Tipo 981 elaborata dalla torinese Moncenisio che è arrivata a Nordkapp, il paese più a nord del mondo, nel cuore del Circolo Polare Artico.
Ci vuole invece una sana dose di incoscienza per percorrere 160.000 km a zonzo nel Mondo a bordo di un motociclo: lo ha fatto Cesare Battaglini tra il 1956 e il 1959 la cui Lambretta D è esposta in mostra come esposte sono le due Moto Guzzi Stelvio 1200 NTX con le quali Gisella Montabone e Gianni Reinaudo hanno deciso, una sera di inizio agosto 2011, di compiere il Gengis Ride, un viaggio di 20.500 km in soli 31 giorni, attraversando 9 stati e 7 fusi orari, cioè da Mandello del Lario a Ulan Baator e ritorno…
Troppo piccolo invece, sarebbe stato lo spazio per ospitare l’indimenticabile Iveco 330.30 ANW 6X6 cisterna, uno dei camion arancioni di Overland, l’ambizioso progetto tutto italiano di Beppe Tenti, nato nel 1995 per tratteggiare un ritratto del nostro pianeta, realizzando un emozionante diario televisivo trasmesso da Rai1 in 162 puntate (15 spedizioni in 19 anni, oltre 441.000 km).
La mostra prevede anche incontri con tema il viaggio – come quello con Gunther Holtorf e la sua Classe G “Otto” di cui vi abbiamo già parlato – e una esposizione di bellissimi abiti creati da famosi stilisti (Laura Biagiotti, Rocco Barocco, Mila Schon, Kristina T) proprio ispirati da loro viaggi nei più disparati angoli del Mondo, il tutto in un impianto scenografico suggestivo dove esperienze visive, musicali e olfattive accompagnano il visitatore.
Luca Marconetti
INFO
Modus Vivendi. Trame di Viaggio
dal 28 maggio al 27 settembre
Museo Internazionale dell’Automobile Giovanni Agnelli di Torino, Corso Unità d’Italia 40
Orari: lunedì 10-14/ martedì 14-19/ mercoledì, giovedì e domenica 10-19/ venerdì e sabato 10-21.
Biglietti: intero 12 euro, ridotto 8 euro, scuole 2,50 euro. www.museoauto.it