Proprio come lo scorso anno, l’ultima sessione di qualifiche in Malesia si è svolta in condizioni di bagnato. Lewis Hamilton ha conquistato la pole con il Cinturato Verde intermedio. Alle sue spalle, a meno di un decimo di secondo, da Sebastian Vettel, con la stessa mescola. I piloti della Ferrari e Valtteri Bottas, Williams, sono stati i soli a disputare il Q1 utilizzando solo le hard, conservando così un set in più di medie nuove per la gara.
Nel Q2 i piloti si sono affrettati a realizzare il prima possibile un tempo con le medie, prima dell’arrivo della pioggia, che ha iniziato a cadere dopo qualche minuto diventando quindi più intensa, così che nessuno si è avventurato a scendere in pista per il resto della sessione.
Con un ritardo di mezz’ora, il Q3 ha avuto inizio dopo che la pioggia è cessata: alcuni piloti hanno montato il Cinturato blue wet, altri il Cinturato Green intermediate. Quando la pista si è progressivamente asciugata, i primi dieci piloti sono passati tutti alle intermedie per cercare di ottenere il massimo grip sull’asfalto bagnato. Il primo giro con le intermedie è bastato a Hamilton per assicurarsi la 40° pole in carriera.
Questa mattina, nell’ultima sessione di prove libere, svoltesi in condizioni di asciutto con temperature della pista che hanno raggiunto i 58°C, Nico Rosberg era stato più veloce del suo compagno di squadra. Entrambi i piloti Mercedes montavano gomme medie.
Per la gara di domani lo scenario più probabile è una strategia su tre soste, ma tutto, ovviamente, dipenderà dalle condizioni meteo, tradizionalmente mutevoli in Malesia. Come al solito, i primi 10 piloti in griglia inizieranno la gara con le gomme con cui hanno terminato il Q2: in questo caso le medium. Gli altri piloti potranno scegliere con quali gomme da asciutto iniziare la gara (sempre se la gara sarà asciutta).
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Come accaduto spesso in passato, abbiamo avuto una qualifica movimentata in Malesia, interrotta dalla pioggia. L’intero weekend è una grande sfida: da un lato le alte temperature che mettono a dura prova soprattutto la mescola media, dall’altro la pioggia improvvisa. Il Cinturato intermedio era stato utilizzato per una manciata di giri durante i test pre-stagione, ma quest’anno non avevamo ancora incontrato una pioggia così intensa e per la prima volta sono scese in pista le full wet. Le intermedie si sono comportate particolarmente bene, regalando un finale emozionante. La gara di quest’anno sarà molto diversa da quella del 2014, perché la partenza è stata anticipata di un’ora, condizione che potrebbe portare le temperature dell’asfalto a valori molto alti, superiori a quelli visti finora. Per questo una strategia a tre soste sembra essere l’opzione migliore”.
La strategia Pirelli
Ci sono due strategie a tre soste che potrebbero rivelarsi vincenti per i 56 giri del GP di Malesia. La strategia a tre soste più veloce prevede: partenza con le medie, sosta all’11° giro per montare le hard, ancora hard al 26° giro e stint finale con le hard dal 41° giro. Una strategia a tre soste alternativa può essere questa: partenza con le medie, ancora medie dall’11°giro, nuovo set di medie al 24° giro e, infine, hard dal 37° giro. Se il degrado sarà sufficientemente contenuto, la strategia a due soste più veloce potrebbe essere: partenza con le medie, hard dal 15° giro e, infine, nuovo set di hard dal 36° giro. La pioggia caduta durante le qualifiche ha pulito la pista dai residui di gomma, il che rende ancora più difficile calcolare i livelli di degrado. Teoricamente c’è una differenza di tempo minima tra una strategia a due e una a tre soste; questo potrebbe portare i team ad avere un approccio flessibile e scegliere di passare dall’una all’altra.
Barbara Premoli