Quello che si corre domenica è il sesto GP di Abu Dhabi. La gara si è sempre corsa lungo i 5.554 metri del circuito di Yas Marina che dovrà essere percorso per 55 volte. Quella nell’emirato sarà la prima gara di Formula 1 della storia ad assegnare punteggio doppio. Non era mai successo, infatti, che ci fosse una corsa di peso specifico differente, ricetta in uso, invece, sia nel motorsport americano che nelle competizioni Endurance (la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans valgono doppio). La prima gara ad Abu Dhabi risale al 2009 e venne vinta dalla Red Bull di Sebastian Vettel.
Negli anni quella di Yas Marina è stata una pista poco favorevole per la Scuderia Ferrari, che qui non è ancora riuscita a cogliere la sua prima vittoria, portandosi dietro anche il ricordo amaro della stagione 2010. In quell’edizione, la Ferrari di Fernando Alonso arrivò all’ultima gara da leader della classifica iridata, con un vantaggio di 8 e 15 punti sui piloti Red Bull, rispettivamente Mark Webber e Sebastian Vettel. Un errore di strategia relegò lo spagnolo nelle retrovie e alla fine a trionfare fu il pilota tedesco, con quattro lunghezze di margine su Fernando.
Nelle stagioni successive la Ferrari ha raccolto due secondi posti con Alonso, nel 2011 alle spalle di Lewis Hamilton e nel 2012 dietro a Kimi Raikkonen, alla prima vittoria della sua seconda carriera in Formula 1.
Il Gran Premio di Abu Dhabi in questa stagione arriva ad appena una decina di giorni dall’evento dell’anno per tutti gli appassionati e i tifosi della Ferrari. A Yas Marina, dal 3 al 6 dicembre, sono infatti in programma le Finali Mondiali, che vedranno protagoniste la Scuderia di Formula 1 insieme alle tre serie del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli (Europe, North America e Asia-Pacific) che incoroneranno i rispettivi campioni per poi assegnare il titolo di campione del mondo nell’ultima corsa collettiva, aperta ai protagonisti di tutti e tre i campionati.