Quello di Sepang è un circuito molto impegnativo, che mette a dura prova sia i piloti che le vetture. Si tratta infatti di una combinazione di curve veloci e lunghi rettilinei, che impegnano tanto il motore quanto l’aerodinamica. Per il pilota invece ci sono da sopportare l’umidità e il caldo, con la temperatura dell’abitacolo che può raggiungere anche i 50°C.
Per questo motivo è molto importante che i piloti si adattino per tempo a questo clima e rimangano idratati anche mentre guidano: un cattivo funzionamento del sistema che permette di bere durante la corsa potrebbe fare la differenza in termini di risultato finale. “Se la gara è asciutta è lunghissima e mentre sei in macchina speri che cominci a piovere per poter avere un po’ di sollievo” racconta il collaudatore della Scuderia Ferrari Pedro De La Rosa a www.ferrari.com.
Il GP della Malesia è invece meno impegnativo di altre piste (pensiamo a Canada e Singapore) per l’impianto frenante. “Ci sono comunque tre curve che sollecitano particolarmente l’intero sistema: la frenata della prima chicane, a cui si arriva ad una velocità di oltre 300 km/h con una forza laterale di superiore ai 4 g, quella della curva Langkawi e quella dell’ultimo tornante prima del rettilineo del traguardo”, conclude De La Rosa. L’impianto frenante è abituato a sostenere sforzi anche più importanti, ma le condizioni climatiche estreme della gara malese impongono di tenere sempre sotto controllo la temperatura dei dischi e dell’intero sistema.
Nel video l’animazione realizzata da Brembo per il circuito di Sepang.