Il campione del mondo Sebastian Vettel ha vinto il GP del Brasile, 13° successo stagionale e 9° consecutivo. Il tedesco, partito dalla pole, ha ripreso la testa della gara alla fine del primo giro, andando a vincere con una strategia a due soste: ha effettuato due di stint con i P Zero White medium e poi ha montato i P Zero Orange hard per finire la gara. Stessa strategia per il compagno di squadra, Mark Webber, secondo nel suo ultimo GP in F1 prima di passare alle gare di durata. Terzo, Fernando Alonso, su una strategia a due soste diversa: lo spagnolo ha infatti montato le hard per il suo stint intermedio.
La difficoltà più grande per i team e i piloti è stata quella di non aver mai provato, a causa della pioggia, le gomme medie e dure nel corso delle prove e delle qualifiche di venerdì e sabato. La gara ha preso il via con una temperatura ambientale di 20°C e una temperatura della pista di 26°C e con il 50% di possibilità di pioggia.
Tutti i piloti hanno iniziato con gomme medie, a eccezione di Jenson Button, McLaren, partito 14°, ed Esteban Gutierrez, Sauber, partito 17°. Il primo pilota ad aver cambiato le gomme dure con quelle medie è stato Jean-Eric Vergne, Toro Rosso, al 10° giro.
Button è stato il primo tra i piloti partiti con le dure a rientrare ai box per montare le medie, al 20° giro. L’inglese è poi passato a un nuovo set di medie al 43° giro. Questa strategia gli ha consentito di chiudere la gara al 4° posto, il suo miglior risultato dell’anno.
Vettel ha effettuato il suo primo pitstop al 24° giro, per montare un nuovo set di medie, e il secondo al 47° giro, per passare alle dure. In quello stesso giro si è fermato anche il suo compagno di squadra. Nonostante non ci sia stata pioggia battente, qualche goccia è caduta sul finale, aggiungendo un ulteriore elemento di incertezza. Alla fine della gara la pioggia si è intensificata, ma non è stato necessario ricorrere alle intermediate.
Nonostante le condizioni variabili, le prestazioni delle gomme sono state in linea con quanto Pirelli si aspettava. Ci sono state delle forature alle gomme di Lewis Hamilton, Mercedes, e Valtteri Bottas, Williams, causate dal contatto tra le due vetture.
L’unico pilota ad aver vinto 9 gare consecutive prima d’ora era stato Alberto Ascari nel 1950, anche se a cavallo tra due stagioni, sempre utilizzando gomme Pirelli.
L’ultimo record di questa stagione è stato segnato da Max Chilton, Marussia, l’unico rookie ad aver completato tutte le gare nell’anno del debutto.
Il commento del Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: “Non avendo effettuato alcun run con le gomme slick nei giorni scorsi, a causa della pioggia, è stato difficile per i team elaborare le strategie. Inoltre, poiché la pista non era gommata, è stato complicato anche prevedere il livello di usura e di degrado. L’unica certezza per le squadre era che, in caso di gara asciutta, com’è stato, avrebbero dovuto usare entrambe le mescole. Le condizioni meteo sono rimaste incerte per tutta la gara e ogni team ha interpretato in modo diverso le previsioni. Questa gara ha segnato la fine di un’era; dal prossimo anno sia le monoposto sia le gomme cambieranno completamente. Congratulazioni a Sebastian Vettel e alla Red Bull per una stagione da record, e buona fortuna a Mark Webber, che qui in Brasile conclude la sua illustre carriera in Formula 1”.
In assenza di giri sull’asciutto durante le prove, Pirelli aveva detto che sarebbe stato difficile avanzare delle previsioni di strategia, anche se due soste sembravano la scelta più plausibile. E così è stato: Vettel si è fermato al 24° e al 47° giro. Solo 6 dei 19 piloti che hanno concluso la gara hanno effettuato tre pitstop.
Barbara Premoli