Il pilota della Red Bull Sebastian Vettel è stato il più veloce in entrambe le prove libere di oggi, che si sono svolte con una temperatura di 30°C. Vettel ha ottenuto in mattinata il tempo più veloce con le medie P Zero White, passando poi alle soft P Zero Yellow nel pomeriggio. Entrambe le mescole sono leggermente più morbide di quelle portate al GP dello scorso anno, quando la maggior parte dei piloti effettuò un solo pitstop. Nella sessione del pomeriggio Vettel ha fatto segnare un tempo di 1m25.722s: quasi un secondo più veloce di quello ottenuto durante la mattinata. In entrambe le sessioni il suo compagno di squadra Mark Webber si è piazzato secondo.
Durante la giornata si è verificata una sostanziosa evoluzione della pista, per cui Vettel ha superato considerevolmente il tempo ottenuto nelle FP2 dello scorso anno (1m26.221s, sempre con gomme soft).
Alte temperature sono previste durante tutto il corso del weekend, rendendo plausibili due o tre pitstop per la maggior parte dei piloti nella sfida sul circuito indiano. Se Vettel otterrà la quinta o una migliore posizione in gara, già domenica sarà proclamato campione per la quarta volta.
Il commento del Direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery: “Quest’anno abbiamo scelto mescole più morbide rispetto allo scorso anno perché nel 2012 la gara in India è stata ad una sola sosta, mentre la combinazione attuale permette una strategia a due o tre soste. Dopo quello che abbiamo visto oggi, l’usura e il degrado sono in linea con quello che ci aspettiamo, anche se abbiamo avuto qualche problema di blistering per le gomme soft mentre alcuni piloti hanno corso per più di 24 giri con le medium. Queste ultime sembrano essere le migliori per la gara, mentre le soft sono più adatte per le qualifiche, in quanto per ora sembrano essere più veloci delle altre di 0.8 secondi al giro. Valutare la prestazione delle gomme sarà la chiave per decidere la strategia e le tempistiche del primo pit stop. In ogni caso, la pista è ancora soggetta a evoluzione, quindi le decisioni finali non saranno prese prima del termine delle prove libere di domani”.
Il circuito indiano ha la pit lane più lunga tra tutti quelli della Formula Uno, con ben 414 metri da percorrere nei limiti di velocità consentiti. Questo si traduce in una perdita in termini di tempo di 18 secondi. Lo scorso anno il vincitore Sebastian Vettel ha effettuato una sola sosta, al 33° giro, mentre in totale sono stati fatti 28 pitstop.
Barbara Premoli